Il settore dell’aerospazio in Puglia inverte la rotta, con il 2023 che ha mostrato una crescita a ritmo sostenuto. L’incremento delle esportazioni sui mercati esteri vale il 15,8% in più rispetto al 2022 per un valore complessivo assoluto di oltre 390,2 milioni. Un trend di crescita, rilevato dall’Agenzia Ice, che riprende ad essere sostenuto dopo gli anni della crisi, superando persino l’incremento nazionale (+13,8%). È quanto è emerso oggi durante la seconda giornata del Mediterranean Aerospace Matching 2024 (MAM), evento promosso dalla Regione Puglia e l’Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) con l’organizzazione di AdP (Aeroporti di Puglia), Dta scarl (Distretto Tecnologico Aerospaziale) e Criptaliae Spaceport.
Per rafforzare ulteriormente il settore, la Regione Puglia con Puglia Sviluppo sta pensando a forme di agevolazione mirate espressamente all’aerospazio come i minibond (o basket bond) per la filiera aerospaziale.
La seconda giornata del MAM
Tema di questa giornata del MAM, l’evoluzione del mercato aerospaziale: il ruolo della finanza, degli investimenti e delle tecnologie emergenti. Il videomessaggio del Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha aperto i lavori della giornata. Urso si è soffermato sull’interesse dei più grandi attori commerciali dello spazio americani nei confronti dello scalo di Grottaglie come futuro spazioporto del Mediterraneo per i loro voli suborbitali e della necessità di una legge nazionale sullo spazio alla quale sta lavorando perché possa essere approvata entro il 2024.
Per l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia Alessandro Delli Noci, “lo spazio è più vicino di quello che pensiamo. È nella nostra quotidianità e nelle sfide che siamo chiamati ad affrontare: dal cambiamento climatico alla crescita demografica, dall’urbanizzazione alla crescente diffusione delle tecnologie digitali. In queste sfide, appunto, l’industria aerospaziale è chiamata a giocare un ruolo chiave nella transizione verso un futuro più sostenibile, proponendo soluzioni innovative in grado di ridurre l’impatto ambientale della mobilità e lo sviluppo territoriale”.
“In particolare lo sviluppo dei Sistemi Aerei senza Pilota a bordo o autonomi (Unmanned Aerial System – Uas), i “droni”, rappresentano uno dei punti chiave di questa visione del futuro”, aggiunge Delli Noci. “In questo contesto globale, la Puglia c’è, con le competenze, l’efficienza, la capacità imprenditoriale, la maturità del suo ecosistema della ricerca e dell’innovazione. L’aeroporto che ci ospita, il “Marcello Arlotta” di Taranto Grottaglie, è proprio dedicato al Test Bed di aeromobili a pilotaggio remoto. Questo stesso luogo è destinato a diventare il primo spazioporto italiano per i voli suborbitali e un polo logistico integrato di sviluppo del trasporto merci per via aerea. Una realtà attuale, non un progetto futuribile. Per questo, invito il Ministro Urso – che abbiamo avuto modo di ascoltare nel suo messaggio di saluto e che ringrazio – ad un lavoro sinergico per la Legge nazionale sull’aerospazio che definisca e regolamenti questo settore strategico, su cui la Regione Puglia ha concentrato investimenti significativi e, su cui punta con le Università, i centri di ricerca, il Distretto aerospaziale e l’intera filiera, ormai matura per essere sostenuta e promossa a livello internazionale“.
Per il Presidente del Distretto tecnologico aerospaziale (Dta) Giuseppe Acierno, “la seconda giornata del MAM è stata arricchita dalla presenza di imprese, istituzioni, start up, studenti ed Agenzie spaziali che hanno dato un rilevante contributo al successo dell’iniziativa, sposandone le finalità e diventandone attori protagonisti. Il successo di questi primi due giorni ci convince ancor di più di come il MAM possa essere un importante elemento di valore per la comunità aerospaziale nazionale ed internazionale e di come al contempo possa essere una formidabile leva promozionale e di attrazione di investimenti per la Puglia e per la stessa infrastruttura aeroportuale. Sono certo che i nuovi investimenti messi in campo dal Dta per rafforzare la capacità tecnologica renderanno sempre più strategico il ruolo dell’aeroporto test bed di Grottaglie, pronto a svolgere una funzione rilevante per l’attuazione delle strategie in questo settore da parte della Commissione europea e per sostenere iniziative a supporto dell’industria aerospaziale civile e della Difesa. Siamo pronti quindi a ripartire da subito con ambizione e determinazione per dare continuità ad un percorso avviato anni addietro e che ha riservato ad oggi alla Puglia ed a noi stessi risultati e soddisfazioni. È importante anche ricordare che sono state selezionate due start up che parteciperanno al programma ESA Bic Brindisi, gestito dal Dta. Si tratta di un’iniziativa che rafforzerà il ruolo della Puglia nell’attrazione di giovani capaci di competere nel settore aerospaziale”.
Focus sugli aeromobili senza pilota
Il primo panel è stato dedicato agli “Uas (aeromobili senza pilota) civili e della difesa: ricerca, innovazione, tecnologie produttive“. Ad arricchire il dibattito gli interventi dei rappresentanti del Politecnico di Milano e di gruppi imprenditoriali quali Leonardo Avio Areo e di Aeronautica, Marina ed Esercito.
In questo panel, l’intervento di Cristina Leone, Presidente del Cluster Tecnologico Nazionale Aerospazio (Ctna): “il tema della digitalizzazione – ha detto – è sempre più al centro delle innovazioni tecnologiche in campo aeronautico e spaziale. Per la Regione Puglia, che sta facendo dei droni un vero e proprio asset di sviluppo, sarà sempre più importante avere sul proprio territorio competenze legate allo sviluppo di algoritmi di intelligenza artificiale. Attraverso questi algoritmi, infatti, i droni possono accrescere la propria capacità d’autonomia. Un altro elemento molto importante, che è già presente sul territorio pugliese, è la possibilità di fare elaborazioni delle immagini che vengono prese dai sensori a bordo dei droni. Queste elaborazioni necessitano di capacità di calcolo molto significative. Un trend che viene sempre più implementato dalle grandi aziende aerospaziali, non a caso, è l’utilizzo di High Performance Computing, vale a dire grandi calcolatori. Un altro asset digitale su cui le aziende devono puntare è la digitalizzazione delle linee di produzione. La possibilità di automatizzare e robotizzare la produzione diventerà un elemento strategico, specialmente in un territorio in cui si vorranno produrre droni in quantità significative. L’ultimo punto da evidenziare riguarda le competenze. È necessario avere competenze tecniche a tutti i livelli, non solo a livello universitario, ma anche negli istituti tecnici superiori e fin dalle scuole di più basso grado. Bisogna far appassionare i giovani alle materie scientifiche perché l’Italia, se vuole stare alla frontiera della tecnologia, avrà sempre più bisogno di avere queste competenze di tipo digitale”.
Investire sul settore aerospaziale
I lavori sono proseguiti con il secondo panel dedicato alle “Opportunità regionali per la mobilità aerea innovativa” in cui è intervenuto tra gli altri il vicesindaco di Bari Eugenio Di Sciascio e il terzo dal titolo “Investire per la crescita del settore aerospaziale” che ha concentrato l’attenzione sul tema degli investimenti. Negli interventi sono state annunciate le novità espressamente dedicate all’aerospazio alle quali stanno lavorando la Regione Puglia e Puglia Sviluppo per favorire lo sviluppo delle imprese di settore.
La direttrice del dipartimento Sviluppo economico della Regione Puglia Gianna Elisa Berlingerio ha sottolineato che “la Puglia aspira ad acquisire in maniera definitiva il proprio ruolo all’interno del sistema nazionale dell’aerospazio. Sotto l’egida del Governo e in collaborazione con le altre Regioni, stiamo lavorando alla costruzione di una rete che sia in grado di attrarre investimenti aerospaziali sul territorio nazionale sul tema della ricerca scientifica, delle applicazioni tecnologiche, del tessuto industriale e delle infrastrutture. Il tema aerospaziale – ha proseguito Berlingerio – è nella Strategia di Specializzazione Intelligente della Regione Puglia perché non solo crediamo e puntiamo su quello che c’è già sul territorio, ma siamo convinti che questo settore, un tempo di nicchia, sia oggi un settore abilitante per tecnologie che, pur nascendo per lo spazio, sono suscettibili di applicazione in tanti altri settori. Per tutti questi motivi, la Regione ha deciso di puntare sul settore aerospaziale mettendo sul tavolo un’importante energia finanziaria attraverso molteplici strumenti, dai più classici che si sostanziano nella sovvenzione diretta, a quelli più complessi di ingegneria finanziaria”. In conclusione, Berlingerio ha sottolineato che “la Regione Puglia mette l’aeroporto di Grottaglie a disposizione del Sistema Paese in un rapporto di complementarità che, siamo sicuri, sfocerà in un gioco a somma positiva per tutte le parti in causa”.
ESA Bic
Nella sessione pomeridiana, ampio spazio alla rete ESA Bic con gli interventi di rappresentanti dell’ESA. ESA Bic Brindisi è il primo e unico incubatore di startup spaziali del Sud Italia appartenente alla rete di Business Incubation Centres dell’Agenzia Spaziale Europea. Gestito dal Dta, ESA Bic Brindisi opera con il supporto del Politecnico di Bari, dell’Università di Bari, dell’Università del Salento, di diversi partner industriali e dell’Agenzia Spaziale Italiana. Il programma è cofinanziato dalla Regione Puglia.
Durante i lavori sono state annunciate le prime due startup che verranno incubate. Si tratta di FlyingDEMon, spinoff di UniBa che sviluppa soluzioni nel campo della rilevazione e del monitoraggio ambientale di elementi radioattivi, derivate da tecnologie già utilizzate per l’osservazione dello spazio profondo, e VersoSat, team di tre giovani ingegneri spaziali (due pugliesi e un lombardo) che si occupa di sviluppare ricetrasmettitori per cubesats e piccoli satelliti, al fine di abilitare la comunicazione con i satelliti delle grandi costellazioni Satcom commerciali ed ottimizzare lo scambio di dati da e verso terra.