Nei primi due mesi dell’anno, la deforestazione nell’Amazzonia brasiliana ha raggiunto il tasso più basso degli ultimi sei anni. Lo rivela un rapporto dell’Istituto per gli abitanti e l’ambiente dell’Amazzonia (Imazon). Secondo il monitoraggio basato su immagini satellitari, a gennaio e febbraio la foresta ha perso 196km2, con un calo del 63% rispetto ai primi due mesi del 2023. A febbraio sono stati distrutti 117km2, rispetto ai 325 dello stesso periodo dello scorso anno, con una riduzione del fenomeno pari al 64%.
Quest’area equivale ancora a circa 327 campi da calcio al giorno, afferma Imazon, che pubblica un rapporto mensile che mostra i dati del suo Deforestation Alert System (SAD). Nel mese di febbraio, questo istituto ha osservato, per l’undicesimo mese consecutivo, una riduzione della deforestazione nell’arco di un anno. Tre dei nove stati dell’Amazzonia brasiliana (Matogrosso, Roraima e Amazonas) da soli hanno concentrato il 77% delle aree deforestate nel periodo gennaio-febbraio, ovvero 152km2.
Il bioma comprende nove Stati nelle regioni del Nord e del Nord-Est del Brasile e rappresenta il 59% della superficie del Paese. Secondo la ricercatrice di Imazon, Clarissa Amorim, “i dati dimostrano che la sfida di fronte è ancora grande”. Per “raggiungere l’obiettivo di deforestazione zero nel 2030″ come indicato dal Presidente Luiz Inacio Lula da Silva – afferma Amorim – il governo deve “accelerare i processi per la demarcazione delle terre indigene e la creazione di unità di conservazione“.