Sono probabilmente centinaia le persone morte nell’attentato di oggi pomeriggio al Crocus City Hall, enorme teatro nella periferia nord-ovest di Mosca in cui c’era un importante concerto con 6.200 biglietti venduti. Secondo gli osservatori internazionali, si tratta “dell’11 settembre della Russia“. Le autorità della Russia al momento parlano di 145 morti accertati, ma aggiungono che il bilancio è molto provvisorio e destinato a crescere drammaticamente.
Intanto negli ultimi minuti l’ISIS avrebbe rivendicato l’attentato. L’organizzazione terroristica dell’Isis ha inoltre dichiarato nel suo annuncio che i terroristi “sono tornati sani e salvi alla loro base“. La CNN scrive che “da novembre esistono informazioni abbastanza specifiche sul fatto che l’ISIS-K volesse compiere attacchi in Russia. I servizi segreti statunitensi avevano avvertito la Russia di ciò“. Nelle scorse settimane, le ambasciate di USA e Gran Bretagna a Mosca avevano avvertito del rischio di possibili attentati terroristici imminenti. Il 7 marzo l’ambasciata USA a Mosca scriveva: “stiamo monitorando notizie secondo cui estremisti avrebbero progetti imminenti di prendere di mira grandi raduni a Mosca, inclusi concerti. Si raccomanda ai cittadini statunitensi di evitare grandi raduni nelle prossime 48 ore“.
L’annuncio dell’ISIS sulla rivendicazione di stasera: “Agenti dell’organizzazione dello Stato Islamico hanno attaccato un raduno di cristiani alla periferia della Capitale russa e sono riusciti a uccidere e ferire centinaia di persone. Gli attivisti sono riusciti a tornare sani e salvi alla loro base“.
La direttrice del canale televisivo russo Russia Today (RT), Margarita Simonyan, ha dichiarato che le informazioni sulla rivendicazione dell’ISIS sono “false“. Anche il canale russo Rybar e un giornalista di VGTRK, trasmissione televisiva russa, hanno descritto queste informazioni come false. Un po’ tutti i media russi parlano di fake news, mentre in occidente la rivendicazione dell’ISIS viene considerata autentica.