Tempismo perfetto: CME punta la Terra, tempesta geomagnetica e spettacolo di aurore nell’Equinozio di Primavera

In questo periodo dell’anno, anche un "colpo di striscio" di una CME può scatenare una tempesta geomagnetica
MeteoWeb

Ieri il Sole ha lanciato verso la Terra un’espulsione di massa coronale (CME): la nube di plasma solare potrebbe sfiorare il campo magnetico del nostro pianeta il 20 marzo, nel giorno dell’Equinozio di Primavera, il momento perfetto per le aurore alle alte latitudini: in questo periodo dell’anno, anche un “colpo di striscio” di una CME può scatenare una tempesta geomagnetica, grazie all’effetto Russell-McPherron.

Il canyon di fuoco e la CME

Un grande filamento magnetico nell’emisfero meridionale del Sole ha generato un’eruzione ieri, scavando un “canyon di fuoco” nell’atmosfera della nostra stella. Il Solar Dynamics Observatory (SDO) della NASA ha registrato l’esplosione, iniziata intorno alle 3 ora italiana del 17 marzo.

L’esplosione ha prodotto un alone parziale di CME registrato dai coronografi SOHO. Un modello della NASA della nube di plasma suggerisce che potrebbe colpire il campo magnetico terrestre il 20 marzo, innescando aurore ad alta latitudine nella prima notte di primavera nell’emisfero boreale.

Cos’è un filamento magnetico

Un filamento magnetico, sul Sole, è una struttura di gas e plasma incandescente che segue le linee del campo magnetico solare. Appare come un “serpente” scuro, freddo rispetto alla superficie circostante. Può estendersi per migliaia di km nello Spazio e persistere per giorni o settimane prima di dissiparsi o espellere materiale in un’esplosione solare. Questi filamenti sono collegati alle regioni magnetiche della fotosfera e spesso sono associati a eventi solari come le eruzioni solari e le espulsioni di massa coronale, influenzando il meteo spaziale.

Cos’è un’espulsione di massa coronale

Un’espulsione di massa coronale (CME) è un’imponente espulsione di plasma e campi magnetici dal Sole nella corona solare. Scaturisce da instabilità nei campi magnetici solari e può raggiungere velocità di milioni di km all’ora. Quando una CME raggiunge la Terra, interagisce con il campo magnetico terrestre, provocando tempeste geomagnetiche che possono interferire con le comunicazioni, danneggiare satelliti e creare spettacolari aurore polari. Studiare le CME è cruciale per comprendere il meteo spaziale e mitigare i loro potenziali impatti sulla tecnologia e sulla società.

Tempeste geomagnetiche e aurore

Le tempeste geomagnetiche sono disturbi nel campo magnetico terrestre causati dall’impatto di particelle solari ad alta energia, come quelle prodotte da espulsioni di massa coronale. Queste tempeste possono influenzare le reti elettriche, i sistemi di navigazione e le comunicazioni. Le aurore si verificano quando le particelle cariche provenienti dal Sole interagiscono con l’atmosfera terrestre lungo le linee del campo magnetico, creando spettacoli di luce colorata nelle regioni polari del nostro pianeta.

Cos’è l’effetto Russell-McPherron

L’L’effetto Russell-McPherron è un fenomeno dove il campo magnetico terrestre si inclina durante gli equinozi, causando un maggiore impatto delle tempeste geomagnetiche nelle regioni polari. Durante l’equinozio, quando il Sole attraversa l’equatore celeste, le condizioni magnetiche della Terra sono particolarmente sensibili alle interazioni con il vento solare. Ciò può intensificare le tempeste geomagnetiche, provocando aurore più luminose e un maggiore rischio di interferenze nelle comunicazioni e nei sistemi di navigazione. è un fenomeno dove il campo magnetico terrestre si inclina durante gli equinozi, causando un maggiore impatto delle tempeste geomagnetiche nelle regioni polari. Durante l’equinozio, quando il Sole attraversa l’equatore celeste, le condizioni magnetiche della Terra sono particolarmente sensibili alle interazioni con il vento solare. Ciò può intensificare le tempeste geomagnetiche, provocando aurore più luminose e un maggiore rischio di interferenze nelle comunicazioni e nei sistemi di navigazione.

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