Il Parlamento europeo ha dato il via definitivo al regolamento denominato AI Act, un passo avanti nell’ambito della legislazione sull’intelligenza artificiale. L’approvazione, avvenuta con un netto margine di voti favorevoli, sottolinea il consenso a livello europeo riguardo alla necessità di norme vincolanti per garantire un utilizzo responsabile e affidabile dell’IA.
Il commissario europeo al mercato interno, Thierry Breton, ha espresso apprezzamento per il sostegno ricevuto, affermando che l’Europa si pone ora come punto di riferimento globale per gli standard nel settore dell’IA. La regolamentazione mira a bilanciare la promozione dell’innovazione con la tutela dei diritti fondamentali, della democrazia, dello Stato di diritto e della sostenibilità ambientale.
Il regolamento delinea chiaramente gli obblighi per i sistemi di IA in base ai rischi potenziali e all’impatto previsto. In particolare, vengono vietate applicazioni che minacciano i diritti dei cittadini, come i sistemi di categorizzazione biometrica basati su dati sensibili e l’utilizzo indiscriminato di immagini facciali. Allo stesso modo, sono proibiti i sistemi che manipolano le emozioni sul luogo di lavoro o nelle istituzioni scolastiche, così come quelli che sfruttano le vulnerabilità umane.
Tuttavia, sono previste eccezioni per le forze dell’ordine, che potranno utilizzare i sistemi di identificazione biometrica solo in circostanze specifiche e sotto rigorose garanzie, come autorizzazioni giudiziarie o amministrative. Si sottolinea che l’uso di tali sistemi a posteriori è considerato ad alto rischio e richiede un’autorizzazione legata a un reato.
Il regolamento si estende anche ad altri sistemi di IA ad alto rischio, come quelli legati all’infrastruttura critica, all’istruzione, all’occupazione e alla giustizia. Si impongono obblighi di valutazione e riduzione dei rischi, trasparenza, e sorveglianza umana per garantire che tali sistemi non compromettano i diritti fondamentali dei cittadini.
Inoltre, vengono stabiliti requisiti di trasparenza per i sistemi di IA, che devono rispettare le norme UE sul diritto d’autore durante le fasi di addestramento. I modelli più potenti sono soggetti a ulteriori obblighi, come la valutazione dei rischi sistemici e la segnalazione degli incidenti.
Infine, sono previste misure a sostegno dell’innovazione e delle PMI, tramite la creazione di spazi di sperimentazione normativa e meccanismi di prova in condizioni reali, consentendo alle imprese emergenti di sviluppare e addestrare sistemi di IA innovativi prima di commercializzarli.