Danni ai cavi sottomarini, Africa senza internet

L'operatore MainOne ha escluso cause umane, ritiene che i danni siano dovuti all'attività sismica sul fondo del mare
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Danni ai cavi sottomarini stanno creando crescenti difficoltà nell’accesso a Internet in tutta l’Africa. L’Economist ha evidenziato come il continente sia “incastrato” tra due guasti in punti cruciali del pianeta. Il 14 marzo, la Borsa del Ghana ha prolungato la sua chiusura di un’ora a causa di un’interruzione delle negoziazioni dovuta a un blackout di Internet. Allo stesso modo, problemi di connettività hanno costretto un’azienda nigeriana del settore cementiero ad annullare una richiesta di utili. Secondo quanto riportato da NetBlocks, un’azienda specializzata nella ricerca digitale, la connettività dati in Liberia e Benin è scesa al di sotto del 20% dei livelli normali, mentre in Costa d’Avorio è crollata al 3%. Anche se una parte del traffico è stata ripristinata, il Wi-Fi rimane instabile in una decina di Paesi, incluso il Sudafrica.

L’Economist spiega che il motivo di questo problema risiede nei gravi danni subiti da quattro dei principali cavi dati sottomarini che servono l’Africa, tra cui il West African Cable System (WACS), presumibilmente in seguito a incidenti avvenuti nelle vicinanze della Costa d’Avorio poche settimane dopo un analogo evento vicino allo Yemen. MainOne, l’operatore di uno dei cavi dell’Africa occidentale, ha escluso cause umane come la pesca e ritiene che i danni siano dovuti all’attività sismica sul fondo del mare. L’Autorità nazionale per le comunicazioni del Ghana prevede che ci vorranno almeno 5 settimane per risolvere il problema.

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