Nei mesi scorsi, il Wall Street Journal aveva riportato che i manager di Tesla e SpaceX erano preoccupati per l’uso di droghe ricreative da parte di Elon Musk. Il miliardario aveva risposto di aver sempre superato tutti i test antidroga e ora arrivano nuove dichiarazioni. In un’intervista all’ex anchor della CNN, Don Lemon, Musk ha affermato di fare uso di ketamina, prescritta periodicamente dal medico, per alleviare i periodi di “abbattimento” e che il suo uso “è nel miglior interesse degli investitori” di Tesla e delle altre società di cui è alla guida. Il miliardario ha spiegato come quello che conta per Wall Street è “l’esecuzione. Quindi dal punto di vista degli investitori, se sto prendendo qualcosa dovrei continuare a farlo”.
Musk ha precisato che l’uso della ketamina gli è stato prescritto per il trattamento periodico di “cicli chimici” che possono portare a sintomi simili a quelli della depressione. “Mi aiuta a uscire dalla negatività. Non penso di averne abusato: lavoro 16 ore al giorno e non ci sono situazioni in cui posso permettermi di essere fuori gioco“, ha aggiunto il miliardario, precisando di aver parlato in passato su X del suo uso di ketamina per aiutare altre persone.
La sfida dell’intelligenza artificiale
Fra le numerose sfide di Musk c’è quella dell’intelligenza artificiale. Il miliardario, come promesso, ha reso open source la sua chatbot Grok, la rivale di ChatGPT, intensificando lo scontro con OpenAI, alla quale ha fatto causa per aver tradito la sua missione originaria. Rendendo il codice aperto a tutti, Musk alimenta ulteriormente il già intenso dibattito sull’intelligenza artificiale, confermando con i fatti la sua convinzione: ovvero che una tecnologia così importante come l’intelligenza artificiale non può essere controllata unicamente da giganti come Google e Microsoft, che è partner di OpenAI.