Giornata dell’Unità Nazionale, Mattarella depone corona all’Altare della Patria: “Costituzione, Inno e Tricolore simbolo della Repubblica”

"Generazioni generose furono protagoniste del nostro essere Italia"
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Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è recato questa mattina all’Altare della Patria, in occasione della Festa dell’Unità Nazionale, per la cerimonia con le alte cariche dello Stato, il presidente del Senato Ignazio La Russa, quello della Camera Lorenzo Fontana, il premier Giorgia Meloni e il presidente della corte costituzionale Augusto Barbera. Mattarella è stato accolto dal Ministro della Difesa Guido Crosetto e dal capo di Stato maggiore della Difesa, l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone.

Il Capo dello Stato ha passato in rassegna i rappresentanti dei corpi delle forze armate. I militari hanno intonato l’inno di Mameli, poi Mattarella, sulle note della leggenda del Piave, ha salito la scale del Vittoriano per l’omaggio al milite ignoto. Poi il minuto di raccoglimento, con la corona appena deposta dai corazzieri.

Il 17 marzo celebriamo il 163° anniversario di nascita del nostro Paese, al quale le battaglie che vi fecero seguito in tutto l’arco del Risorgimento avrebbero consentito di essere finalmente unito,” ha dichiarato il Presidente della Repubblica in occasione della Giornata dell’Unità Nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera. Questo giorno, ha proseguito, “riassume i valori di indipendenza, sovranità popolare, libertà, giustizia, pace, coniugati in oltre un secolo e mezzo di percorso impervio e difficile e mirabilmente riassunti nella Costituzione repubblicana. Generazioni generose furono protagoniste del nostro essere Italia, sino a quelle che, senza esitazioni, seppero scegliere la causa della Liberazione nella Seconda guerra mondiale. E, oggi, Costituzione, Inno degli Italiani e Tricolore simboleggiano la Repubblica Italiana. Più vero sarà l’ideale della nostra unità, più ricco di opportunità sarà l’avvenire del popolo italiano. Le Istituzioni sono chiamate, per prime, a dare esempio di collaborazione e responsabilità, di unione nel servizio al bene comune“.

I venti di indipendenza e libertà che attraversarono l’Europa nei secoli scorsi, con le domande di democrazia e giustizia sociale che le hanno accompagnate, hanno trovato nel percorso della integrazione europea la cornice di garanzia. Oggi, siamo di fronte a sfide non dissimili da quelle che vennero affrontate allora. La crescente e terribile situazione di instabilità caratterizzata da aggressioni sempre più sanguinarie, in Ucraina come in Medio Oriente, minacciano di coinvolgere tutta la comunità internazionale. Queste guerre vanno fermate, affinché si ripristini il rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale, a garanzia della vita di ogni popolo,” ha concluso Mattarella.

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