Aerospazio: a Grottaglie militari e civili testano droni insieme

Particolare sperimentazione sui droni all'aeroporto di Grottaglie nell'ambito del Mediterranean Aerospace Matching
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I droni come mezzi per compiere missioni operative, attività di controllo, ma anche per trasportare prodotti da un capo all’altro. I droni usati sia da soggetti civili che da realtà militari. E insieme, nello stesso spazio aereo. È la particolare sperimentazione in corso all’aeroporto di Grottaglie (Taranto) nel MAM, sigla di Mediterranean Aerospace Matching, evento inaugurato oggi e promosso da Regione Puglia, Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile), AdP (Aeroporti di Puglia) e Dta scarl (Distretto Tecnologico Aerospaziale).

Grottaglie è anche sede del primo spazioporto italiano e quindi, ha sottolineato Antonio Maria Vasile, Presidente di AdP, “abbiamo un ruolo strategico che rivendicheremo con forza nel panorama nazionale. Abbiamo ora uno spazio, un’infrastruttura dove poterlo fare”.

La Drone Strategy 2.0 dell’Unione Europea ha come obiettivo principale quello di “consentire ai droni di diventare vettori della mobilità intelligente e sostenibile del futuro“, ha dichiarato Filip Cornelis, direttore dell’Aviazione nella direzione generale Move della UE, intervenendo oggi nella giornata inaugurale del MAM. Cornelis ha detto che la strategia della UE “si basa su due pilastri: la costruzione di un mercato europeo dei servizi per i droni e il rafforzamento della sicurezza e della difesa civile europea, anche attraverso le sinergie tecnologiche tra i loro usi civili e militari. Al fine di creare il contesto normativo, finanziario e commerciale adeguato al perseguimento di questi obiettivi, la Commissione ha individuato 19 azioni-faro operative che prevedono, tra l’altro, la creazione di un hub della mobilità aerea sostenibile“.

L’importanza di Grottaglie

Riferendosi a Grottaglie, il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha dichiarato che “Regione Puglia ha piantato in questo territorio i semi dell’aerospazio. Lo ha fatto avendo come partner fondamentali Enac, Aeroporti di Puglia e Distretto Tecnologico dell’Aerospazio, e favorendo anche l’arrivo di Criptaliae, il soggetto che gestirà lo spazioporto. Fino a qualche tempo fa, l’aeroporto di Grottaglie era un posto in decadenza. Oggi, invece, possiamo constatare la vivacità di questa provincia come capitale dell’aerospazio italiano. Insisteremo su questa strada. La Puglia è l’unica regione italiana che ha sul proprio territorio tutte le componenti dell’aerospazio. Siamo in grado di costruire grandi e piccoli aerei, satelliti e droni e abbiamo una filiera completa, avendo peraltro a disposizione un’area industriale e di test bed come l’aeroporto di Grottaglie che è senza eguali nel resto del Paese ed è competitiva con le grandi città europee dell’aerospazio”.

Per Giuseppe Acierno, Presidente del Distretto aerospaziale pugliese, “il macro obiettivo del MAM è quello di consolidare l’aerospazio che in Puglia, negli ultimi 15 anni, ha fatto molti passi avanti. Siamo di fronte ad una trasformazione straordinaria, il digitale cambierà tante cose, anche come i cittadini usufruiranno dei servizi, ed una componente di questo sarà in capo ai droni. Oggi li vediamo all’orizzonte, domani li vedremo atterrare nelle nostre città e assolveranno a molti di questi servizi. A Grottaglie – dice Acierno – si fa un evento unico, mai realizzato in Europa. Una sessione dimostrativa di attività di tipo diverso, droni con ala rotante, droni con ala fissa, e poi operatori civili e militari, che insieme, nello stesso spazio aereo, e nell’arco di un certo numero di ore, svolgono queste attività. Insomma, il mondo di domani, quando sulla nostra testa vedremo droni civili e militari che abiteranno lo spazio aereo per compiere attività e missioni“.

Il MAM è una manifestazione con “operazioni che costituiscono un unicum nel panorama europeo. C’è, infatti, – spiega Acierno – tanta concentrazione di dimostrazioni che coinvolgono droni di tipo differente, con operatori militari e civili. Quindi, una dimensione unica in un unico spazio aereo che noi controlliamo con la nostra control room e con i nostri ingegneri”. Il MAM secondo Acierno è “un’opportunità anche per chi si avvicina a questo mondo immaginando di puntare sui servizi e di avviare nuove iniziative d’impresa quindi il tutto il tema delle start up, anche alla luce del fatto che l’avventura dell’ESA Bic Brindisi, che è il primo incubatore di imprese dell’Agenzia spaziale europea nel Mezzogiorno, si sta dimostrando molto proficua”. “Con il primo avviso pubblico abbiamo avuto una straordinaria partecipazione di giovani che con idee si sono voluti mettere in gioco manifestando – ha concluso il Presidente del Dta – la voglia di fare impresa e credo questo sia un segnale importante da cogliere”.

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