Il 26 marzo 1842 Giuseppe Garibaldi sposa Anita, un amore rivoluzionario

Nonostante la sua prematura scomparsa, Anita rimase per sempre nel cuore di Garibaldi e nella memoria collettiva
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Il 26 marzo 1842, nella chiesa di San Francesco a Montevideo, Giuseppe Garibaldi e Anita Ribeiro da Silva si unirono in matrimonio. Un evento che ha segnato non solo la vita privata dei due condottieri, ma anche la storia del Risorgimento italiano.

L’incontro

I due si incontrarono per la prima volta nel 1839 a Laguna, in Brasile, durante l’assedio della città da parte delle truppe imperiali. Anita, all’epoca diciannovenne, era già vedova di Manuel Duarte de Aguiar con un figlio piccolo. Garibaldi, colpito dal suo coraggio e dalla sua dedizione alla causa repubblicana, se ne innamorò perdutamente.

Un amore ostacolato

La loro relazione non fu priva di ostacoli. La famiglia di Anita non approvava la sua scelta di unirsi a un uomo di vent’anni più vecchio di lei, con un passato turbolento e una carriera militare incerta. Inoltre, la situazione politica in Brasile era instabile e il matrimonio avrebbe potuto mettere a rischio la sicurezza di entrambi.

Un matrimonio contro ogni avversità

Nonostante le difficoltà, il 26 marzo 1842 i due pronunciarono il fatidico “sì”. La cerimonia fu semplice, officiata da un cappellano militare e testimoniata da alcuni amici e commilitoni.

Un sodalizio indissolubile

Il matrimonio tra Garibaldi e Anita non fu solo un’unione di amore, ma anche di profonda complicità e ideale comune. Anita seguì il marito in tutte le sue battaglie, in Italia e in America Latina, combattendo al suo fianco con tenacia e coraggio.

Un’eredità immortale

Anita morì tragicamente nel 1849, durante la Repubblica Romana, lasciando un vuoto incolmabile nella vita di Garibaldi. Tuttavia, il suo esempio di donna forte e indipendente ha ispirato generazioni di donne e il suo nome rimane indissolubilmente legato alla storia del Risorgimento italiano.

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