Paura in Friuli, forte terremoto scuote Udine: “zona con pericolosità sismica molto alta”

INGV: la zona interessata dal terremoto "è caratterizzata da pericolosità sismica molto alta"
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Un terremoto magnitudo Richter Mw 4.1 (Ml 4.5) è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale alle ore 22:19 italiane del 27 marzo 2024 in Friuli Venezia Giulia, nella provincia di Udine, ad una profondità di 10 km. L’epicentro del terremoto è stato individuato dall’INGV a circa 5 km a Sud/Ovest del comune di Socchieve (UD), circa 46 km circa a Nord di Pordenone e 47 km a Nord/Ovest di Udine.

terremoto friuli udine

La zona interessata dal terremoto “è caratterizzata da pericolosità sismica molto alta, come testimoniato dalla Mappa della pericolosità sismica del territorio nazionale (MPS04) e dai forti terremoti avvenuti in passato,” spiegano gli esperti INGV in una nota.

Con riferimento al catalogo storico CPTI15, “la zona è stata sede di molti eventi in passato alcuni dei quali hanno raggiunto magnitudo 6“.

Gli eventi più importanti “sono sicuramente quelli del 7 giugno 1794 (magnitudo Mw stimata 6.0) nell’area delle Prealpi Friulane, seguito da una forte replica il 30 giugno dello stesso anno, e quello del 27 marzo 1928 (anche questo di magnitudo stimata Mw 6.0) nell’area della Carnia, per quanto spostato poco più a nordest rispetto al terremoto” di ieri sera. “Per questo terremoto in particolare si ha una ricostruzione degli effetti macrosismici molto dettagliata, per oltre 350 località“.

Il comune più vicino all’epicentro, Socchieve, “è un piccolo comune in provincia di Udine, con una storia sismica, in base a quanto risulta dalla banca dati macrosismici DBMI15 v. 4.0, che parte dal terremoto della Carnia del 1700 che determinò effetti fino al 8-9 grado MCS. Tra gli eventi maggiormente risentiti troviamo i terremoti del 1794, del 1928 e la sequenza che interessò il Friuli nel 1976“.

La sismicità “importante dell’area (siamo a poco più di 30 chilometri da dove si verificò il terremoto del 6 maggio 1976, magnitudo 6.5) è uno degli elementi in base ai quali viene stimata la pericolosità sismica, che in quest’area è molto alta”.

Se si guarda “la sismicità più recente dal 1985 in poi, l’area è stata interessata da una sismicità diffusa frequente con piccole sequenze sismiche caratterizzate da terremoti con magnitudo massima intorno a 4“.

Gli eventi recenti più forti nell’area “sono quelli del 11 giugno 1991 Md 4.1, del 27 febbraio 1996 Md 4.1, del 13 aprile 1996 Md 4.3 e quello del 9 giugno 2012 Mw 4.0, localizzati tutti tra le province di Pordenone e Udine“.

La mappa di scuotimento sismico (SHAKEMAP) dell’evento di ieri calcolata dai dati delle reti sismiche e accelerometriche INGV e DPC “mostra dei livelli di scuotimento stimato fino al V-VI grado MCS“.

L’evento sismico “è largamente risentito in tutto il Friuli Venezia Giulia ma anche nelle regioni limitrofe come il Veneto, con risentimenti fino al V-VI grado MCS,” conclude l’INGV.

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