Si è svolta oggi al Ministero dell’Istruzione e del Merito la presentazione del “Progetto Infinity2: una scuola nello spazio“, il progetto di didattica sperimentale aerospaziale sviluppato dal liceo scientifico Enrico Medi di Montegiorgio (Fm) del polo scolastico Carlo Urbani, finanziato interamente con la linea di investimento denominata “Nuove competenze e nuovi linguaggi” del PNRR e sviluppato con il contributo scientifico dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e di Leonardo.
Dopo il successo di Infinity (fondi Pon Estate 2022) con cui il liceo Enrico Medi ha costruito e lanciato dall’Umbria una mini-sonda interamente realizzata a scuola verso la stratosfera per lo studio dei gas serra, sarà questa volta l’Islanda ad accogliere la missione Infinity2. 35 studenti coinvolti, venticinque dei quali hanno lavorato in sede per la preparazione delle sonde; dieci saranno invece nel Nord Europa dal 3 al 12 aprile per la messa in orbita di tre dispositivi, ognuno con un compito specifico.
Le tre sonde
La prima sonda “Enrico Medi” si occuperà di filmare l’aurora boreale. Questo aiuterà a comprendere meglio sia i fenomeni naturali spettacolari sia le dinamiche dei gas serra nell’atmosfera terrestre. La seconda sonda “Island” porterà a bordo un esperimento scientifico per misurare l’incidenza dei raggi Uvb e Uvc su tratti genomici dell’alga spirulina, per studiarne la stabilità e la sicurezza al fine di un utilizzo alimentare nello spazio. La terza sonda “Helianthus” sarà equipaggiata con due capsule speciali contenenti CO2, per sperimentare la possibilità di trasformare l’anidride carbonica in ossigeno. Un processo che potrebbe contribuire alla sostenibilità delle future missioni spaziali.
L’ASI ha coadiuvato la progettazione e la messa a punto delle sonde. Leonardo, una delle principali aziende dell’aerospazio, difesa e sicurezza a livello globale, ha messo a disposizione degli studenti le proprie conoscenze nel settore spazio, fornendo suggerimenti e contatti con la filiera locale per la realizzazione delle speciali ampolle di vetro che conterranno il materiale oggetto della sperimentazione in volo.
Grande soddisfazione
“Faccio tanti complimenti ai ragazzi, ai loro docenti. Penso che progetti come questi, che hanno portato e portano a risultati tangibili, diano a noi, che siamo in questo Ministero, una grande soddisfazione. Come è grande la soddisfazione di vedere che gli obiettivi del successo formativo dei ragazzi derivano proprio dall’utilizzo appropriato delle tecnologie innovative e dalla valorizzazione delle materie scientifiche, le cosiddette Stem. Ci stiamo battendo per riuscire a diminuire il divario di genere che in questo campo ancora esiste, l’istituzione della settimana delle Stem risponde anche all’esigenza di avvicinare le ragazze a questi percorsi“, ha dichiarato il sottosegretario all’Istruzione e al Merito, Paola Frassinetti, che ha aperto il convegno.
“La ricerca e l’innovazione tecnologica stanno aprendo nuove frontiere, conquiste che riguardano tutti ma soprattutto voi giovani. Dallo spazio c’è molto di più da imparare sulla Terra di quanto potete immaginare”, ha affermato il Presidente della fondazione Leonardo – Civiltà delle macchine, Luciano Violante. “Per fare crescere la ricerca e l’economia spaziale italiana, bisogna stimolare l’interesse dei giovani per le lauree scientifiche e le materie Stem. L’Agenzia Spaziale Italiana, oltre a svolgere un’azione di divulgazione delle attività spaziali soprattutto verso i ragazzi e i giovani, realizza e promuove progetti educativi e sostiene percorsi di alta formazione su tematiche spaziali, in collaborazione con istituzioni scolastiche e università e con una proficua interlocuzione con il Mim e il Miur“, ha sottolineato il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Teodoro Valente.
“Diamo un seguito al progetto Infinity 1 che ci aveva già dato grande soddisfazione. Questa volta l’impegno è stato incrementato di molto e le sonde lanciate saranno tre. Si tratta di un lavoro per il quale vanno ringraziati i docenti Antolini, Vallorani e Vitali che lo hanno ideato e naturalmente anche i ragazzi, che hanno partecipato con straordinario entusiasmo”, afferma la dirigente scolastica del Polo Urbani, Laura D’Ignazi.
“Gli studenti potrebbero essere gli astronauti del futuro”, così il giornalista Jordan Foresi, che ha moderato il convegno, ha presentato gli interventi video dell’astrofisica Amalia Ercoli-Finzi e dell’astronauta dell’Aeronautica Militare, Walter Villadei. L’astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea, Anthea Comellini, presente all’evento, ha sottolineato “l’importanza di lanciare un progetto spaziale in cui non conta solo l’aspetto tecnico ma anche quello umano. Le grandi cose si ottengono lavorando in gruppo”, ha concluso invitando i ragazzi ad essere ambiziosi e determinati senza dimenticare che “il successo si ottiene non superando gli altri, ma superando sé stessi”.