È stato sviluppato il primo gemello digitale del bacino del Po e del Nord Italia, una replica virtuale che consente di simulare e prevedere con precisione gli eventi legati al ciclo dell’acqua, come le alluvioni. Questo strumento è stato creato utilizzando i dati provenienti dai satelliti europei Copernicus e è frutto del lavoro di un gruppo di ricerca internazionale guidato da Luca Brocca del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Il risultato di questa ricerca è stato pubblicato sulla rivista Frontiers in Science.
Brocca ha spiegato all’ANSA che si tratta di un modello ad alta risoluzione spaziale e temporale, che consente di prevedere gli effetti dell’acqua sul territorio. Il gemello digitale è una replica perfetta del territorio fino a una scala di 100 metri, che incorpora dati satellitari come l’umidità del suolo, le precipitazioni, l’evaporazione e la portata dei fiumi. Ciò consente di simulare vari scenari, come l’impatto di misure preventive durante periodi di siccità o i danni causati da un’alluvione.
Brocca ha sottolineato che, sebbene le simulazioni fossero già in corso, il nuovo modello offre un livello di accuratezza e dettaglio significativamente migliorato. Il progetto ha origine dal programma Digital Twin Earth dell’Agenzia Spaziale Europea, che mira a creare il gemello digitale dell’intero pianeta utilizzando principalmente i dati provenienti dai satelliti Sentinel di Copernicus. L’obiettivo è rendere queste informazioni accessibili non solo ai decisori politici, ma anche ai cittadini comuni.