Santorini, nuove rivelazioni mettono in guardia: il vulcano dormiente potrebbe risvegliarsi

L'attenzione degli studiosi si è focalizzata sul vulcano Kameni
  • Credit: Jonas Preine
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  • Credit: Erick Bravo and Thomas Ronge
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Una recente pubblicazione su Nature Geoscience ha scosso il mondo scientifico con la sua rivelazione su un evento vulcanico del passato che potrebbe avere avuto implicazioni ben più esplosive di quanto si sia finora creduto. L’eruzione storica del vulcano Kameni, situato nella caldera di Santorini è stata oggetto di un’analisi dettagliata da parte di un team internazionale di ricercatori guidati da Jonas Preine. Le scoperte di questa ricerca non solo offrono una visione più completa della storia vulcanica di Santorini, ma sollevano anche importanti questioni sulla comprensione attuale dei rischi associati a tali fenomeni naturali.

Tracce del passato

Santorini, un’isola dal fascino eterno nel cuore del Mar Egeo, ha da sempre attirato l’interesse degli scienziati e degli appassionati di storia naturale e dei numerosi turisti che ogni anno vi si recano. La sua caldera multiciclica, conosciuta anche come caldera di Thira, una vasta depressione causata dal collasso di un antico vulcano dopo un’eruzione devastante, è un testimone silenzioso dei cicli di attività vulcanica che hanno plasmato la regione nel corso dei millenni. Tra questi, spicca l’eruzione formativa più recente, avvenuta circa nel 1600 a.C., la cui violenza ha lasciato un’impronta indelebile nel paesaggio, creando un arcipelago di isole vulcaniche che caratterizzano il panorama attuale.

Il ruolo del vulcano Kameni nell’evoluzione di Santorini

L’attenzione degli studiosi si è focalizzata sul vulcano Kameni, situato al centro della caldera di Santorini, poiché la sua storia vulcanica rivela preziose informazioni sulle dinamiche che hanno plasmato l’isola nel corso dei secoli. Attraverso una serie di analisi dettagliate dei sedimenti e dei dati sismici raccolti da quattro siti di perforazione profonda, il team di ricerca ha portato alla luce un segreto sorprendente: una massiccia stratificazione di pomici e cenere vulcanica, sepolta nei recessi della caldera, testimonia un’eruzione del Kameni avvenuta intorno al 726 d.C. Questa scoperta ha sconvolto le nostre concezioni pregresse sulla frequenza e sulla natura delle eruzioni vulcaniche nell’area, suggerendo che la caldera di Santorini potrebbe essere più instabile di quanto si sia mai creduto.

 

Il vulcano Kameni, spesso trascurato nelle precedenti analisi, rivela la sua importanza cruciale nell’evoluzione vulcanica di Santorini. Le sue eruzioni hanno contribuito a definire la topografia dell’isola e hanno avuto un impatto significativo sulle comunità circostanti. La scoperta di un’eruzione così significativa avvenuta solo due millenni dopo l’evento formativo più recente apre nuove porte alla comprensione della dinamica vulcanica dell’area e solleva interrogativi cruciali sulla sua stabilità futura.

Lo studio

Lo studio condotto da Preine e il suo team ha rappresentato un tour de force nella ricerca vulcanologica. I ricercatori hanno utilizzato una combinazione di tecniche avanzate di analisi dei sedimenti e dati sismici per esplorare la storia vulcanica di Santorini in dettaglio senza precedenti. I sedimenti raccolti da quattro siti di perforazione profonda attorno al vulcano Kameni sono stati analizzati per identificare le tracce di eruzioni passate e per comprendere meglio la frequenza e la natura di tali eventi nel corso del tempo. I dati sismici sono stati impiegati per mappare la struttura sottomarina della caldera e per individuare eventuali anomalie che potessero indicare attività vulcanica nascosta. Questa scoperta ha ampliato notevolmente la nostra comprensione della storia vulcanica di Santorini e ha sollevato nuove domande sulla sua dinamica vulcanica.

La rivelazione dell’eruzione del vulcano Kameni intorno al 726 d.C. è di fondamentale importanza poiché suggerisce che la caldera di Santorini, nonostante il periodo di quiete apparente, potrebbe essere in grado di produrre eruzioni esplosive anche durante fasi in cui l’attività vulcanica è stata precedentemente considerata lieve. Questo cambiamento di prospettiva solleva preoccupazioni significative per la sicurezza delle comunità locali e dei visitatori, dato che Santorini è una delle destinazioni turistiche più popolari al mondo.

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