Il Comune di Cagliari corre ai ripari di fronte al problema siccità che interessa la Sardegna, dopo un inverno particolarmente avaro di precipitazioni. In linea con le indicazioni fornite dall’Agenzia del Distretto Idrografico per l’emergenza idrica del 2024, il Servizio Protezione Civile Comunale raccomanda una serie di buone pratiche per contenere i consumi di acqua nelle abitazioni e nei luoghi di lavoro in considerazione della carenza di piogge degli ultimi mesi e le conseguenti criticità delle risorse idriche nei bacini di accumulo dell’isola. Ecco i consigli.
- Primo suggerimento: fornire i rubinetti di dispositivi frangi-getto che consentano di risparmiare l’acqua.
- Secondo: verificare che non ci siano perdite, ad esempio, nel caso in cui con tutti i rubinetti chiusi il contatore continui a girare la linea idrica dovrà essere controllata/riparata.
- Terzo: non lasciar scorrere inutilmente l’acqua del rubinetto, ad esempio mentre si lavano i denti o durante la rasatura della barba.
- Quarto: non utilizzare l’acqua corrente per lavare frutta e verdura: è sufficiente lasciarle a bagno con un pizzico di bicarbonato.
- Quinto: quando è possibile, riutilizzare l’acqua usata. Per esempio quella di cottura della pasta, può essere riutilizzata per sgrassare le stoviglie e quella utilizzata per lavare frutta e verdura per annaffiare piante e fiori.
- Sesto: avviare lavatrici o lavastoviglie solo a pieno carico, e ricordarsi di inserire il programma economizzatore se la biancheria o le stoviglie da lavare sono poche.
- Settimo consiglio: utilizzare il serbatoio di scarico del WC con la portata minore, in modo da risparmiare circa il 60% dell’acqua attualmente usata. In alternativa utilizzare un secchio, che permetta la pulizia del servizio igienico, con la quantità d’acqua strettamente necessaria.
- Ottavo: preferire la doccia al bagno, in quanto riduce di un terzo i consumi.
- Nono: quando si è assenti per lunghi periodi da casa, chiudere il rubinetto centrale dell’acqua.
- Decimo: non utilizzare acqua potabile per lavare automobili o annaffiare cortili/giardini. In ogni caso annaffiare durante le ore più fresche per limitare l’evaporazione e quindi il consumo idrico.
Il Comune, inoltre, fornisce una serie di raccomandazioni anche in caso di sospensione dell’erogazione dell’acqua. Innanzitutto, fare una scorta minima di acqua per bagno e cucina e rifornirsi di piatti, posate, bicchieri usa e getta (in materiale compostabile), ovatta e alcool denaturato. Poi spegnere lo scaldabagno elettrico e riaccendere dopo che è tornata la corrente per evitare danni alle resistenze di riscaldamento. Appena ripristinata l’erogazione dell’acqua, evitare di usare lavatrice, lavastoviglie e scaldabagno fino al ritorno della normalità, perché potrebbero verificarsi fenomeni di acqua scura.