Oggi nuovo grande giorno per Starship, il megarazzo di SpaceX. La Federal Aviation Administration (FAA) degli Stati Uniti ha annunciato di aver concesso la licenza di lancio per la missione: l’azienda di Elon Musk ha soddisfatto tutti i requisiti, consentendo al lanciatore di spiccare nuovamente il volo, per il 3° test di prova.
Il decollo di Starship, il razzo più grande e potente mai costruito, è avvenuto alle 14:25 dal sito Starbase di SpaceX nel Sud del Texas. Di seguito tutti gli aggiornamenti in tempo reale.
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"Volo di prova riuscito!"
Congratulazioni dalla NASA a SpaceX per il 3° test di Starship. “Volo di prova riuscito!“, ha scritto sul X l’amministratore Bill Nelson. Nonostante sia andata perduta durante il rientro, come ha dichiarato la stessa SpaceX, Starship ha infatti portato a termine la maggior parte delle prove previste nel test. “Starship è salita in cielo. Insieme, attraverso Artemis, stiamo facendo passi da gigante per riportare l’umanità sulla Luna e poi guardare a Marte,” ha scritto ancora Nelson riferendosi al programma internazionale per riportare gli astronauti sulla superficie lunare.
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Musk si congratula con il team
Il CEO di SpaceX, Elon Musk, si è congratulato con il suo team in una serie di post su X: “SpaceX ha fatto molta strada“, ha scritto, commentando una foto dell’azienda fondata nel 2002 proprio il 14 marzo.
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Persi i contatti con Starship
Niente splashdown per Starship: come ipotizzato negli ultimi minuti, la perdita di contatti con il secondo stadio si è rivelata la perdita del veicolo, non sopravvissuto al rientro in atmosfera. Lo stadio si è probabilmente schiantato nell’Oceano Indiano.
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In corso il rientro di Starship in atmosfera
Starship è attualmente nella fase di rientro. Il secondo stadio ha eseguito numerose dimostrazioni relative alla sua missione complessiva, cioè testare procedure e raccogliere dati. Spettacolari le immagini della Terra trasmesse, ma segnale andrà perso durante il rientro.
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La capsula Starship continua a volare
La capsula Starship, il secondo stadio, continua a volare, raggiungendo obiettivi mentre costeggia il pianeta. L’ultima è l’apertura di un portello che un giorno verrà utilizzato per mettere in orbita i satelliti. Ci vorranno altri 40 minuti circa prima di vedere qualsiasi azione importante da parte del razzo, con T+50 minuti come momento previsto per il rientro nell’atmosfera terrestre.
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Persi i contatti con Super Heavy
Nessuna informazione al momento sul booster Super Heavy, i contatti sono stati persi poco dopo il suo ammaraggio nel Golfo del Messico. Lo stadio superiore sta ancora proseguendo la traiettoria di volo pianificata.
“Siamo più lontani di quanto siamo mai stati prima“, ha affermato un commentatore di SpaceX durante il live streaming. “Abbiamo perso il booster… ma wow, siamo nello Spazio. Abbiamo un sacco di obiettivi ambiziosi per la prossima ora. Cercheremo di imparare il più possibile“.
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Liftoff!
Liftoff! Il 3° lancio del razzo Starship è avvenuto alle 14:25 ora italiana. La traiettoria di volo è nominale. I motori Raptor si sono accesi durante l’hot staging.
La capsula Starship si è separata con successo dal booster Super Heavy, punto in cui il 1° volo di prova ha fallito. Il secondo stadio continua a seguire il suo piano di volo. SpaceX afferma che questo terzo test è stato “fenomenale finora”.
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Vento strettamente monitorato
Il problema principale che potrebbe potenzialmente impedire un lancio oggi è il vento, che potrebbe costringere SpaceX ad interrompere il test. Se il lancio di oggi venisse posticipato, potremmo vedere un altro tentativo in sole 24-48 ore, a seconda di quanto mancherà al conto alla rovescia
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"Un test che fornirà dati preziosi"
“Questo metodo di sviluppo rapido e iterativo è stato la base per tutti i principali progressi innovativi di SpaceX, tra cui Falcon, Dragon e Starlink,” ricorda l’azienda su X mentre il lancio diventa sempre più vicino. “Anche se non avviene in un laboratorio o su un banco di prova, questo è assolutamente un test. Ciò che stiamo facendo oggi fornirà dati preziosi per continuare il rapido sviluppo di Starship“.
SpaceX ha affermato che non prevede di recuperare le parti del suo razzo Starship oggi. L’obiettivo principale è raggiungere l’orbita e testare determinate procedure al fine di raccogliere dati per test futuri. Elon Musk ha ipotizzato una probabilità del 70-80% che Starship raggiunga l’orbita.
Il piano di volo ufficiale di oggi non specifica cosa accadrà ai 2 stadi del razzo una volta completate le loro missioni, affermando solo che ci sarà un “atterraggio emozionante“.
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Venti monitorati, nuovo aggiornamento del liftoff
Il team di Starship è al lavoro per caricare il propellente, tenendo d’occhio i venti. Il lancio è stato nuovamente posticipato: ora si punta al decollo alle 08:25 ora locale, le 14:25 ora italiana.
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Nuovo orario di decollo
SpaceX ha aggiornato nuovamente l’orario di decollo: il liftoff è ora previsto alle 8:10 ora locale (14:10 ora italiana). Il rinvio si è reso necessario a causa della presenza di barche nell’area off limits nel Golfo del Messico.
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Meteo favorevole, posticipo di 30 minuti
SpaceX ha rivelato che il meteo è favorevole al 70% per il tentativo di lancio di oggi. L’orario di lancio è stato posticipato di mezz’ora, essendo ora previsto per le 7:30 ora locale (13:30 ora italiana). I preparativi sono già a buon punto, il propellente è in procinto di essere caricato nei serbatoi di carburante.
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Il cronoprogramma
Il volo imminente vedrà in azione il sistema di deflessione appena implementato, “a diluvio“, che si è dimostrato efficace durante il 2° test di volo e che si attiverà circa 10 secondi prima del decollo. A T-3 secondi, tutti e 33 i motori Raptor si accenderanno, preparando il terreno per una sequenza cruciale di eventi. Il volo raggiungerà la massima pressione aerodinamica, nota come MaxQ, a 52 secondi dal lancio. Successivamente, il booster raggiungerà il Most Engines Cut Off (MECO), con la maggior parte dei motori che si spegneranno a 2 minuti e 42 secondi (“most” e non “main”, poiché diversi Raptors rimarranno accesi durante questa fase). Ciò sarà seguito immediatamente dall’hot staging e dalla separazione degli stadi appena 2 secondi dopo.
La fase di rientro del booster è prevista a 2 minuti e 55 secondi. Se il booster funzionerà ancora a questo punto, si spegnerà a 3 minuti e 50 secondi. L’atterraggio del booster inizierà quindi a 6 minuti e 46 secondi, puntando ad un atterraggio morbido nell’acqua nel Golfo del Messico appena dopo il 7° minuto della missione. Sia il booster Super Heavy che lo stadio superiore Starship dovrebbero essere completamente riutilizzabili, ma mentre lo stadio superiore ha già dimostrato questa capacità, il Booster non lo ha ancora fatto.
Nel frattempo, Starship si troverà in una traiettoria diretta verso l’Oceano Indiano. Il cutoff del motore per Starship è previsto 8 minuti e 35 secondi dopo il lancio, seguito dal rientro atmosferico e un atterraggio di emergenza pianificato nell’Oceano Indiano. Non sembra essere previsto un atterraggio controllato per lo stadio superiore.
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Il test di oggi
SpaceX ha identificato diversi obiettivi chiave per il 3° volo. Oltre ad ascesa e accensione di entrambi gli stadi, l’azienda pianifica di aprire e chiudere la porta di carico di Starship, raggiungere il primo riavvio mai avvenuto di un motore Raptor nello Spazio ed eseguire un rientro controllato di Starship.
Come parte di un contratto “Tipping Point” da 53,2 milioni di dollari con la NASA, SpaceX sta anche pianificando una dimostrazione di trasferimento di propellente mentre lo stadio superiore è nella sua fase di inerzia. Alla fine, SpaceX prevede di utilizzare “tanker” Starship per il rifornimento in orbita, utilizzando un metodo simile al rifornimento in volo. Per la prossima dimostrazione, circa 10 tonnellate di ossigeno liquido passeranno da un serbatoio all’altro, un’impresa mai realizzata prima su questa scala. Questo test non vedrà 2 Starship unirsi nello Spazio, ma SpaceX e la NASA considerano il test come un passo critico nell’avanzamento della tecnologia necessaria.
Questo volo di prova vedrà anche Starship volare su una traiettoria diversa rispetto ai casi precedenti. Invece di atterrare su una nave drone nell’Oceano Pacifico vicino alle Hawaii, lo stadio superiore mirerà all’Oceano Indiano. “Questa nuova traiettoria di volo ci consente di tentare nuove tecniche come le accensioni dei motori nello Spazio massimizzando nel contempo la sicurezza pubblica,” ha spiegato SpaceX.
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I voli precedenti
La NASA ha selezionato Starship per fare atterrare gli astronauti sulla Luna con la missione Artemis III prevista non prima del 2026. Starship, però, deve ancora superare alcuni ostacoli prima che ciò possa accadere. Innanzitutto, deve raggiungere l’orbita. Nei primi 2 voli di prova del razzo, uno nell’aprile 2023 e un altro nel novembre 2023, il megarazzo non è riuscito a farlo.
Durante il 1° volo di prova, la capsula Starship non è riuscita a separarsi dal booster 1° stadio ed ha iniziato a ruotare. SpaceX ha quindi fatto esplodere il razzo poco meno di 4 minuti dopo il decollo.
Nel 2° volo di prova, la capsula si è separata con successo da Super Heavy circa 2 minuti e 40 secondi dopo il decollo, ma Super Heavy è esploso poco dopo.
Dopo il 2° volo di prova, la Federal Aviation Administration (FAA) degli Stati Uniti aveva identificato 17 azioni correttive che SpaceX doveva intraprendere prima del prossimo volo: 10 su Starship e 7 sul booster Super Heavy. SpaceX ha completato queste azioni e la FAA ha quindi concesso l’autorizzazione al volo.
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Il razzo più potente al mondo
Starship è il razzo più potente al mondo per 3 caratteristiche rivoluzionarie. Innanzitutto, la sua forza propulsiva deriva da 33 motori Raptor che generano una spinta di oltre 74 milioni di Newton, superiore a qualsiasi altro razzo nella storia. In secondo luogo, Starship è completamente riutilizzabile: sia il primo stadio (Super Heavy) che il secondo (Starship) atterrano verticalmente, abbattendo drasticamente i costi di lancio. Infine, la sua struttura in acciaio lo rende leggero e resistente, permettendogli di trasportare fino a 100 tonnellate di payload in orbita terrestre e addirittura 120 tonnellate sulla Luna. In confronto, il leggendario Saturn V della NASA poteva trasportare solo 45 tonnellate in orbita lunare.
In aggiunta a queste caratteristiche principali, Starship vanta un’altezza di 122 metri, superando anche il Saturn V, e un design modulare che lo rende adatto a diverse missioni, dal trasporto di satelliti alla colonizzazione di Marte.
Starship rappresenta un passo avanti enorme nella tecnologia spaziale e apre la strada a un futuro di esplorazione spaziale più accessibile e sostenibile.