Un team di ricercatori guidato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), grazie a finanziamento dall’Agenzia Spaziale Europea, ha sviluppato un nuovo metodo per creare gemelli digitali del Pianeta, mirati a prevenire disastri legati all’acqua. Nonostante il ciclo dell’acqua sembri semplice in teoria, i cambiamenti climatici, gli impatti umani e le complessità geografiche rendono difficile la previsione di fenomeni come inondazioni e siccità.
Per modellare l’acqua sulla Terra in modo accurato, sono necessari dati ad alta risoluzione e una modellazione sofisticata che tenga conto di molteplici variabili, come la presenza di neve sulle montagne e l’umidità del suolo nelle valli. I ricercatori hanno compiuto progressi significativi creando i modelli più dettagliati fino ad ora, utilizzando enormi volumi di dati satellitari per monitorare parametri come umidità del suolo, precipitazioni, evaporazione e portata dei fiumi.
Questi dati ad alta risoluzione, raccolti con frequenza fino a ogni km e ogni ora, hanno permesso di creare una rappresentazione più dettagliata del pianeta, essenziale per lo sviluppo dei modelli. L’obiettivo finale è creare una piattaforma interattiva che permetta a chiunque, inclusi decisori politici e cittadini, di eseguire simulazioni e visualizzazioni per mappare rischi come inondazioni e frane, oltre a gestire le risorse idriche.
I ricercatori hanno iniziato modellando la valle del fiume Po e si sono poi estesi ad altre parti del bacino del Mediterraneo. Progetti futuri prevedono di coprire l’intera Europa e, grazie a collaborazioni internazionali, estendere l’applicazione dei modelli in tutto il mondo.
Per migliorare ulteriormente l’efficacia dei modelli a livello locale, saranno necessari dati più dettagliati e una modellazione più sofisticata, con un ruolo chiave riservato all’intelligenza artificiale e all’apprendimento automatico per analizzare e processare i dati in modo più efficiente.
Infine, i gemelli digitali promettono di fornire informazioni preziose per una gestione sostenibile delle risorse idriche e per migliorare la resilienza ai disastri legati all’acqua, rappresentando un importante passo avanti nella comprensione e nella gestione dei fenomeni idrologici a scala globale.