Una forte scossa di terremoto è stata avvertita a Napoli alle 10:01 di questa mattina. La scossa, di magnitudo 3.4, si è verificata a Bagnoli, lungo la costa, ad appena 2.9km di profondità, ed è stata distintamente avvertita a Pozzuoli, in tutta l’area dei Campi Flegrei, ma anche a Napoli città in modo particolare nei quartieri occidentali come Posillipo e Fuorigrotta, dove stasera alle 20:45 è in programma la partita di serie A Napoli-Juventus.
La protezione civile ha fatto sapere che non ci sono stati danni, ma la paura è stata tanta: molte persone sono scese in strada.
Dal Comune di Pozzuoli giungono rassicurazioni sulle conseguenze della scossa di terremoto avvertita stamani ai Campi Flegrei con epicentro tra Napoli e Pozzuoli. “La scossa di questa mattina – si legge in una nota del sindaco Luigi Manzoni – rientra nella normale attività di questa fase del bradisismo. L’epicentro è stato proprio al confine con il Comune di Napoli e siamo costantemente in contatto con l’Osservatorio Vesuviano, che al momento non segnala evoluzioni significative del bradisismo. Non abbiamo avuto segnalazioni di danni o di particolari problemi. Nel frattempo grazie alla legge sui Campi Flegrei, continuiamo a lavorare in sinergia con la Protezione Civile, la Regione Campania, l’Osservatorio e gli altri Comuni della zona per mitigare i rischi e continuare a convivere con il bradisismo – conclude il primo cittadino flegreo – con la giusta attenzione ma con la dovuta tranquillità”.
Di Vito: “sollevamento del suolo di 10mm al mese”
La scossa di terremoto di questa mattina “si inquadra nella sismicità che sta accadendo durante questa crisi bradisismica, caratterizzata da eventi di magnitudo generalmente molto bassa, con qualcuno che raramente esce al di sopra dalla magnitudo 3″. Lo spiega a LaPresse il direttore dell’Osservatorio Vesuviano, Mauro Di Vito. “Il sollevamento del suolo è nell’ordine dei 10 millimetri al mese – ha detto Di Vito -, il degassamento è ancora molto forte e la crisi è in atto“. Una situazione in piena evoluzione, dunque, sulla quale non è possibile però fare molte previsioni. “Possiamo sicuramente monitorare la crisi per capire l’evoluzione a breve termine – spiega Di Vito -. Sul lungo termine non è possibile fare stime. Sicuramente non ci sono segni d’attenuazione. Ci sono alti e bassi legati alla maggiore o minore dinamica, come avvenuto alla fine dell’anno scorso, ma siamo ancora a livelli molto inferiori rispetto a quello che è accaduto tra agosto e settembre dell’anno scorso”.