Un forte terremoto magnitudo Mwp 5.8 è avvenuto in Grecia, nella Costa Occidentale del Peloponneso: l’evento si è verificato alle 08:12:49 ad una profondità di 33 km, secondo quanto riporta l’INGV. Il sisma è stato avvertito anche in Sicilia (in provincia di Catania, Siracusa e Ragusa), e in Puglia e Calabria, secondo quanto emerge dal servizio INGV “Hai Sentito il Terremoto“: numerose le segnalazioni da Brindisi, Modica, Ragusa, Lecce, Gallipoli, Floridia, Taranto, Chiaramonte Gulfi, Caltagirone, Rosolini, Vibo Valentia e Reggio Calabria. L’evento è stato avvertito anche a Malta.
Il terremoto è avvenuto in profondità vicino alle isole Strofadi, circa 120 km a Sud-Sud/Ovest della città occidentale di Patrasso secondo l’Istituto geodinamico di Atene. I media locali riportano che la vibrazione, di lunga durata, è stata avvertita anche in Attica, sino ad Atene e all’isola di Creta. Il presidente dell’OASP, Efthymis Lekkas, ha dichiarato ad ERT che il terremoto è stato sì forte “ma non desta preoccupazione, perché è avvenuto nella zona marittima” e ha affermato che i danni materiali sono scarsi. Ha osservato, tuttavia, che gli esperti stanno monitorando l’evoluzione del fenomeno. Al momento non risultano vittime o danni gravi.
Secondo le dichiarazioni del sindaco di Calamata, Thanasis Vassilopoulos a CNN Greece, la regione non registrava un terremoto del genere dal 1986.
Le Strofadi sono costituite da 2 isolotti, uno disabitato e l’altro che ospita un monastero. La Grecia è situata su importanti faglie geologiche e i terremoti si verificano frequentemente, soprattutto in mare, ma di solito non causano vittime o danni gravi. L’ultimo sisma fatale, magnitudo 7, in Grecia, è avvenuto il 30 ottobre 2020 nel Mar Egeo, tra l’isola greca di Samo e Smirne.
Terremoto avvertito in Sicilia, Calabria e Puglia con epicentro in Grecia: l’analisi INGV
“Alle ore 08:12 italiane del 29 marzo 2024, un terremoto di magnitudo Mw 5.8 è stato localizzato dalla Sala Operativa dell’INGV di Roma al largo della Costa Occidentale del Peloponneso, in Grecia. La profondità ipocentrale è stata stimata a 33 km. L’epicentro del terremoto è a circa 40 km dalla costa greca, tra le città più vicine c’è Pyrgos a nord- est, l’isola di Zante a nord-ovest“: a fare il punto sono gli esperti INGV, ricordando che “l’area in cui è avvenuto l’evento odierno è prossima all’area epicentrale del forte terremoto (Mw 6.8) del 26 ottobre 2018 avvenuto a 30 km da Zante. Per quell’evento era stata diramata un’allerta tsunami che poi era stata revocata alcune ore dopo“.
Anche questo terremoto ha attivato il Centro Allerta Tsunami (CAT) dell’INGV, “essendo la magnitudo dell’evento poco al di sopra della soglia minima di attenzione pari a 5.5. In particolare, per eventi di magnitudo fino a 6.0, il messaggio che il CAT invia al Dipartimento di Protezione Civile nazionale e ai Paesi del Mediterraneo è un messaggio di Informazione (information) e non di vera allerta. Per terremoti di questa magnitudo, infatti, non ci si aspetta un maremoto, ma viene segnalata comunque l’occorrenza dell’evento sismico. Il messaggio è stato diramato dal CAT al DPC (e da questo a tutte le componenti del Servizio Nazionale di Protezione Civile) 5 minuti dopo il tempo origine del terremoto“.
Nonostante la grande distanza dalle coste italiane (oltre 300 km), “il terremoto è stato avvertito in alcune aree del sud Italia, soprattutto in Puglia, Calabria e Sicilia orientale. Infatti, dalla mappa preliminare dei risentimenti macrosismici ottenuta con gli oltre 500 questionari inviati al sito “Hai sentito il terremoto?” si notano risentimenti fino al IV-V grado MCS,” conclude l’INGV.