Il 6 aprile 2009 il terremoto che ha devastato L’Aquila

Quindici anni fa la tragedia del sisma che ha colpito L'Aquila e altri 56 Comuni del cratere sismico
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Il 6 aprile 2009, alle ore 03:32 la terra tremò e una violentissima serie di scosse di terremoto, la più forte di magnitudo di 6.3, devastò L’Aquila e molte aree della provincia: la catastrofe colse nel sonno migliaia di persone radendo al suolo case, monumenti, edifici storici, ospedali, università, così come la Casa dello Studente, che poi diventerà uno dei simboli del sisma, con le sue 8 vittime. Il bilancio finale fu un bollettino di guerra: 309 vittime, 1.600 feriti, di cui 200 gravissimi, circa 70mila gli sfollati, di cui 13 mila studenti universitari fuori sede. Oltre 35mila scosse, una media di una scossa ogni 2 minuti e mezzo furono registrate dal 6 aprile in poi. I primi movimenti tellurici erano stati registrati a dicembre 2008, poi fu un continuo di scosse che allarmarono non poco la popolazione fino al terremoto del 6 aprile.

Terremoto L’Aquila, la fiaccolata e le commemorazioni

Quindici anni dopo la tragedia del sisma che ha colpito L’Aquila e altri 56 Comuni del cratere sismico, è partita ieri sera da via XX Settembre del capoluogo abruzzese la fiaccolata commemorativa delle 309 vittime. Dopo una sosta davanti la Casa dello studente, la fiaccolata si è conclusa in Piazzale Paoli dove si trova il Parco della Memoria con una partecipazione di circa 1400 persone. L’iniziativa è stata organizzata dal Comune dell’Aquila, con la partecipazione dell’Associazione familiari vittime del terremoto, e vi ha preso parte il sindaco Pierluigi Biondi insieme ad altri rappresentanti dell’assise civica e delle Istituzioni nazionali, regionali e locali.

Il braciere installato all’interno della fontana che si trova al centro del memoriale è stato acceso da due giovani aquilani, nati nel 2009, anno del terremoto, ed entrambi frequentanti il conservatorio “A. Casella” del capoluogo abruzzese, Elisa Nardi e Tommaso Sponta, mentre il fascio di luce in memoria delle vittime è stato acceso dal cortile della sede municipale di Palazzo Margherita a causa dei lavori di ripavimentazione in corso a Piazza Duomo.

I ricordi, in questi quindici anni, sono stati i nostri compagni silenziosi e discreti, che ci hanno guidato nelle scelte verso la rinascita della nostra città, sono stati la nostra bussola interiore – ha dichiarato il sindaco – Chi è libero da quel passato sono i nati dopo il tragico evento e noi abbiamo il dovere morale di pensare a loro, aiutandoli a fare della memoria la sostanza della propria identità, ponendo in essere l’attività pura del rammemorare. Come simbolicamente hanno fatto, questa sera al Parco della Memoria, due giovanissimi studenti del nostro Conservatorio, Elisa e Tommaso. La memoria è un altrove che avvolge il nostro presente e noi aquilani siamo la nostra memoria“.

Dopo l’accensione del braciere, al Parco della Memoria, è stata data lettura dei nomi delle vittime del sisma e nella chiesa di Santa Maria del Suffragio, in Piazza Duomo, si è svolta la Santa Messa presieduta dall’arcivescovo metropolita dell’Aquila e presidente della Ceam (Conferenza episcopale abruzzese-molisana), cardinale Giuseppe Petrocchi. Prima della benedizione il primo cittadino ha dato lettura sia del messaggio del premier sia di alcune sue riflessioni personali contenute in un messaggio rivolto alla cittadinanza.

Alle 03:32, ora del terremoto del 6 aprile 2009, la campana della chiesa ha suonato 309 rintocchi in onore di quanti hanno perso la vita.

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