L’allarme rimane alto in Indonesia a causa del rischio di ulteriori eruzioni del vulcano Ruang, nel Nord del Paese. Diverse migliaia di residenti di un’isola vicina al cratere sono stati già evacuati, anche se le autorità hanno notato una certa diminuzione dell’attività, mantenendo comunque il massimo livello di allerta, pari a 4 su 4, indicativo di una elevata attività vulcanica. Il Ruang ha registrato eruzioni ripetute da martedì, con conseguente emissione di una colonna di cenere, esplosioni vulcaniche e flussi di lava. Più di 6mila residenti dell’isola settentrionale di Tagulandang sono stati evacuati. Attualmente, centinaia di abitanti locali stanno rimuovendo i detriti vulcanici accumulatisi nei loro giardini e nel porto di Tagulandang. Il fumo bianco, di intensità medio-alta, è stato osservato fino a 100 metri sopra il cratere, secondo quanto riportato da Abdul Muhari dell’agenzia nazionale per la gestione dei disastri. Ieri le autorità hanno segnalato interruzioni nelle comunicazioni in alcune aree delle isole di Ruang e Tagulandang.
L’aeroporto internazionale di Manado, distante oltre 100 km dal vulcano, rimarrà chiuso fino a venerdì sera ora locale. Attorno al Ruang è stata delimitata una zona di esclusione di 6 km, poiché esiste ancora il rischio di tsunami nel caso in cui massi vulcanici dovessero crollare in mare.
Nel 2018 una violenta eruzione dell’Anak Krakatoa, situato tra le isole principali di Giava e Sumatra, ha causato il crollo di intere sezioni del cratere nell’oceano, provocando uno tsunami che ha causato la morte di oltre 400 persone e migliaia di feriti.
L’Indonesia, vasto arcipelago del Sud/Est asiatico, si trova sulla “Cintura di Fuoco” del Pacifico, una zona caratterizzata da elevata attività vulcanica.