Roscosmos, l’agenzia spaziale russa, ha approvato il progetto preliminare della stazione spaziale russa. La sua caratteristica principale è la sua architettura modulare aperta. Il progetto si basa su un modulo nodo con sei porte docking a cui sono collegati altri moduli. Se uno di loro esaurisce le sue risorse, può essere rimosso dall’orbita e sostituito. Con una logistica adeguata, la durata della stazione spaziale russa (ROS) può essere prolungata per decenni, a seconda delle necessità.
Un altro punto importante è l’orbita polare in cui la stazione volerà attorno alla Terra. L’ISS ha un’inclinazione orbitale inferiore a 52 gradi, mentre si prevede che la nuova stazione avrà un’inclinazione orbitale fino a 97 gradi. Ciò fornirà una panoramica dell’intera superficie terrestre, compresa la rotta del Mare del Nord, strategicamente importante per la Russia, rende noto Roscosmos. Ora i cosmonauti a bordo della ISS possono vedere circa il 60% della superficie terrestre, di cui solo il 10% circa è territorio della Russia. La stazione riceverà inoltre una comunicazione stabile garantita con il complesso di controllo a terra.
Uno dei principali vantaggi della stazione spaziale russa è l’alta energia, che consentirà di testare le tecnologie delle apparecchiature richieste nell’astronautica, ad esempio radar e sistemi di antenne ad alta potenza.
A differenza della ISS, la nuova stazione spaziale potrà operare in modalità visiting (senza la presenza costante degli astronauti). L’implementazione della ROS è prevista per il periodo dal 2027 al 2032. Innanzitutto verranno lanciati nello spazio i moduli scientifico-energetici, hub e gateway, poi verrà lanciato il modulo base, che assumerà le funzioni di controllo della stazione. Successivamente lo sviluppo della stazione proseguirà tramite moduli target.