Una città a misura di ape: la biodiversità “sentinella” dell’ambiente

“Api e architetti: nuovi paradigmi scientifici per la progettazione degli spazi urbani", l'evento a Cosmogarden
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“L’Ape e l’Architetto”, apparso per la prima volta sugli scaffali delle librerie italiane nel 1976, è senza dubbio uno dei testi che ha maggiormente contribuito a cambiare il modo di leggere i rapporti tra scienza, storia e assetti sociali. Il volume ha ispirato anche il tema dell’evento realizzato in collaborazione con Agrofood Research Hub, hub multipiattaforma, afferente al Dicatam dell’Università degli Studi di Brescia, in programma il 5 aprile a Cosmogarden – la biennale del verde dedicata alla progettazione, realizzazione, arredo e manutenzione degli spazi verdi indoor e outdoor, ospitata al Brixia Forum di Brescia -, che vedrà tra i relatori un team di professori e ricercatori di Agrofood Research Hub tra cui Gianni Gilioli, Isabella Ghiglieno, Sumer Alali, Anna Simonetto, Fabio Gatti e Vera Ventura.

“Api e architetti: nuovi paradigmi scientifici per la progettazione degli spazi urbani”. Perché avete scelto questo titolo particolare?

“Anche se sorge spontaneo il riferimento specifico alle api, il titolo “L’ape e l’architetto” identifica in realtà un concetto molto più ampio, che trova appunto ispirazione dall’omonimo libro scritto da un gruppo di fisici, tra cui Marcello Cini, dove la scienza deve tentare di ricostruire un insieme di relazioni che si devono accordare con il contesto nel quale vengono sviluppate. Abbiamo ripreso questo titolo per porre in evidenza il problema della naturalità dell’ambiente urbano, che viene generalmente affrontato con il semplice impiego di materiale biologico (ad esempio i boschi verticali). L’impiego di queste soluzioni, chiamate nature based solution, dovrebbe invece essere fondato per sviluppare relazioni secondo approcci propri delle discipline scientifiche ed ecologiche”.

L’importanza di rendere le città a “misura di ape”: quali sono i benefici?

“Brescia ha un legame consolidato con le api, grazie all’attività svolta dall’Api Brescia, Associazione Produttori Apistici della Provincia di Brescia, che promuove i temi dell’apicoltura e rappresenta circa 8.000 alveari in tutto il territorio provinciale. Le api rappresentano però solo una parte del gruppo ben più ampio dei cosiddetti impollinatori. Rendere le città ambienti favorevoli per le api significa migliorare la qualità delle aree verdi urbane per sostenere comunità di impollinatori il più diversificate e complesse possibile. Quest’azione, se condotta con criteri scientifici ed ecologici, favorisce meccanismi naturali e porta a benefici tangibili, come i servizi ecosistemici. Tra questi, l’impollinazione è fondamentale per sostenere il servizio altrettanto importante della produzione alimentare”.

La biodiversità come sentinella dell’ambiente: in che modo viene utilizzata questa proprietà?

“La biodiversità è rappresentata dalla molteplicità delle specie di animali e vegetali che vivono in un dato territorio e ne rappresenta il suo capitale naturale. Le sue caratteristiche dipendono dalle relazioni che intercorrono tra le sue componenti e da un insieme complesso di fattori che la influenzano, favorendola o limitandola. La biodiversità può quindi essere utilizzata come indicatore della salute o della qualità dell’ambiente. Sono queste alcune delle tematiche su cui lavoriamo, come Agrofood Research Hub, attraverso la piattaforma di “Valutazione della biodiversità e dei servizi ecosistemici”. La piattaforma si propone infatti di operare nello studio della biodiversità dei sistemi semi-naturali e urbani e degli agroecosistemi, adottando un approccio fondato su metodi quantitativi”.

Quali iniziative sono state avviate a Brescia per la biodiversità?

“La città di Brescia può vantare una lunga serie di iniziative in favore della biodiversità che partono dal pluridecennale supporto delle iniziative a supporto di api e impollinatori. Più recenti sono le numerose azioni di miglioramento delle aree verdi urbane elaborate e attuate nell’ambito del Piano del Verde comunale che ha contribuito alla rete di aree verdi che oggi è presente in città. Al momento è inoltre in corso una serie di iniziative promosse dal Comune di Brescia e comprese nel progetto “Un filo naturale”. Nel progetto sono previste numerose azioni nature based finalizzate al miglioramento del capitale naturale comunale, e Agrofood Research Hub contribuisce, grazie alla sua struttura multidisciplinare, allo studio dei processi ecologici e delle relazioni che derivano dalle azioni adottate”.

Quanto sono importanti le tecnologie digitali per lo studio della biodiversità?

“Le tecnologie digitali stanno acquisendo sempre maggiore importanza nel diffondere la sostenibilità e nel contribuire a un futuro più attento all’ambiente. Negli studi sulla biodiversità queste tecnologie si stanno diffondendo poiché esse rappresentano uno strumento innovativo per l’analisi del capitale naturale e per la sua gestione. Come Agrofood Research Hub stiamo lavorando alla loro applicazione, impiegando tecniche di telerilevamento (droni e satelliti) e modelli di intelligenza artificiale per la caratterizzazione della biodiversità in ambito urbano e negli agroecosistemi. Ciò ci permette di lavorare a scale di risoluzione diverse e secondo diversi obiettivi. Lo scopo è arrivare alla valutazione del capitale naturale e della sua evoluzione e all’analisi di scenario per una valutazione comparativa di opzioni di gestione supportando i decisori che, ai più diversi livelli, sono implicati nella transizione ecologica”.

La terza edizione di Cosmogarden, in programma dal 5 all’8 aprile, offrirà un ricco calendario di eventi calibrati alle attese dei visitatori, che potranno così approfondire le proprie competenze o andare alla scoperta delle mille sfaccettature del mondo “green” attraverso docenti di altissimo livello, architetti del verde, esperti vivaisti e giardinieri professionisti.

Ma Cosmogarden sarà anche una finestra privilegiata su giardini e terrazze, piscine e biolaghi, arredo outdoor e interior garden, fino alle attrezzature e alla strumentazione necessaria alle manutenzioni del verde.

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