Il Nord America sarà presto spettatore di un evento celeste straordinario: un’eclissi solare. L’inizio è previsto per le 17:42, con conclusione alle 22:52 (ora italiana). Durante questo periodo, la luce solare sarà completamente oscurata, seppur brevemente, negli impianti di generazione solare su vasta scala, spaziando dal Texas al Maine, con una capacità combinata di 6,5 gigawatt (GW). Questo fenomeno avrà un impatto anche su altre strutture, con una capacità totale di 84,8 GW, estendendosi su una vasta fascia degli Stati Uniti, soprattutto durante il picco della generazione solare. Tali dati emergono dalle analisi condotte dall’EIA, l’Agenzia per l’Informazione sull’Energia americana.
Gli impianti solari situati lungo il percorso della totalità, dove la Luna coprirà completamente il Sole, saranno particolarmente colpiti, con una totale oscurazione della luce solare diretta per oltre 4 minuti. Anche nelle aree colpite solo parzialmente, l’effetto sarà significativo, con una potenziale riduzione della luce solare per oltre 2 ore lungo il percorso della totalità. Le zone circostanti presenteranno variazioni nella generazione solare durante l’eclissi, con diverse intensità di impatto.
In previsione di questo evento, i servizi pubblici hanno adottato piani mirati per mitigare l’impatto sulla produzione di energia solare. Le autorità di rete hanno pubblicato dettagliati piani su come affrontare la riduzione temporanea della produzione solare durante l’eclissi. Durante tale periodo, i produttori di energia dovranno compensare la diminuzione della produzione solare incrementando la generazione da altre fonti di energia.
L’eclissi solare metterà alla prova le reti elettriche in 2 modi principali. In primo luogo, la riduzione della produzione solare su vasta scala, gestita principalmente dalle autorità di bilanciamento, richiederà un intervento immediato degli operatori di sistema, che dovranno attivare altre fonti di generazione. Anche le abitazioni e le aziende che utilizzano energia solare su scala ridotta aumenteranno la richiesta di elettricità dalla rete durante questo periodo. Poiché questo tipo di energia non è gestita dalle autorità di bilanciamento, l’aumento della domanda potrebbe essere interpretato come un generale aumento della richiesta di energia elettrica sulla rete.
In secondo luogo, l’immagazzinamento delle batterie sarà fondamentale per la gestione dell’eclissi. Le batterie aiutano a bilanciare il sistema elettrico assorbendo l’eccesso di energia prodotta da fonti come il sole o il vento quando la domanda è bassa e rilasciandola quando la domanda è alta. Attualmente negli Stati Uniti sono disponibili 15,4 GW di capacità di accumulo tramite batterie, rispetto ai 0,6 GW disponibili durante l’ultima eclissi solare nel 2017.
Regioni come il Texas subiranno una significativa perdita di capacità solare, con una prevista riduzione dal 90% al 99% dell’energia solare durante l’eclissi. Anche la California, sebbene in una fascia di riduzione parziale inferiore (dal 40% al 59%), risentirà dell’effetto dell’eclissi data la sua forte dipendenza dall’energia solare sia su vasta che su scala ridotta. La Florida si distingue per la sua dipendenza dall’energia solare, che durante l’eclissi potrebbe rappresentare fino al 20% della produzione totale di energia nello Stato.
Nonostante l’impatto dell’eclissi, si prevede che l’energia solare continuerà a essere un importante contributore all’approvvigionamento energetico degli Stati Uniti, posizionandosi come terza fonte principale dopo il gas naturale e il nucleare, secondo l’analisi condotta dall’EIA.