Una nube di plasma solare è stata lanciata nello Spazio da una spettacolare eruzione nell’emisfero settentrionale del Sole l’11 aprile. Secondo lo Space Weather Prediction Center della NOAA, in conseguenza a tale evento, un’espulsione di massa coronale (CME) potrebbe colpire il campo magnetico terrestre domani, 14 aprile. Il “colpo di striscio” potrebbe innescare una tempesta geomagnetica classe G1 con aurore fotografiche ad alte latitudini.
Cos’è un’eruzione solare
Un’eruzione solare è un’esplosione improvvisa e violenta sulla superficie del Sole, causata da intensi processi magnetici. Questi fenomeni si verificano principalmente nelle regioni attive del Sole, dove i campi magnetici emergono dalla superficie solare. Durante un’eruzione solare, l’energia magnetica accumulata viene rilasciata sotto forma di radiazione elettromagnetica, raggi X e particelle cariche, che si propagano nello Spazio. Questi eventi possono influenzare significativamente l’ambiente spaziale intorno alla Terra, provocando tempeste geomagnetiche e interferenze nelle comunicazioni radio e nei sistemi satellitari.
Cos’è un’espulsione di massa coronale (CME)
Un’espulsione di massa coronale (CME) è un’esplosione di plasma magnetizzato dalla corona solare. Questi eventi si verificano quando il campo magnetico del Sole si riorganizza, rilasciando enormi quantità di gas ionizzato e particelle cariche nello Spazio interplanetario. Le CME possono viaggiare a velocità fino a diverse migliaia di km al secondo e possono influenzare l’ambiente spaziale intorno alla Terra quando interagiscono con il campo magnetico del nostro pianeta. Queste interazioni possono causare tempeste geomagnetiche, disturbare i sistemi di comunicazione, danneggiare satelliti e reti elettriche, e talvolta possono anche produrre spettacolari aurore polari.
Cos’è una tempesta geomagnetica
Una tempesta geomagnetica è un’alterazione temporanea del campo magnetico terrestre causata da un’interazione tra il campo magnetico del Sole e quello della Terra. Queste tempeste sono spesso il risultato dell’impatto di espulsioni di massa coronale (CME) o flussi di vento solare ad alta velocità sul campo magnetico terrestre. Possono causare variazioni nelle condizioni atmosferiche superiori e nel campo elettrico terrestre, portando a interferenze nei sistemi di comunicazione, disturbi nelle reti elettriche e fenomeni aurorali intensificati. Lo Space Weather Prediction Center (SWPC) della NOAA utilizza una scala di classificazione che va da G1 a G5 per misurare l’intensità delle tempeste geomagnetiche, basandosi sui disturbi osservati nei sistemi tecnologici e sulle condizioni atmosferiche.