L’Etna ha recentemente stabilito un nuovo record nella sua attività vulcanica, a seguito della comparsa di una bocca nel tardo pomeriggio del 2 aprile 2024 sull’orlo nord-orientale del Cratere di Sud/Est. Questa bocca ha prodotto sbuffi di gas incandescente, i quali hanno dato vita a una notevole quantità di anelli di vapore. Questo fenomeno è stato osservato anche successivamente, quando è diventato evidente che l’attività continuava a produrre un numero impressionante di anelli di vapore, che si sono susseguiti a centinaia, se non migliaia, nel corso del tempo.
La peculiarità di questa attività risiede nel fatto che nessun altro vulcano sulla Terra è noto per generare così tanti anelli di vapore, noti anche come “volcanic vortex rings”. Questo fenomeno non è nuovo: già nel 2000 e più recentemente, a partire da luglio 2023, il cratere Bocca Nuova ha emesso migliaia di questi anelli, mantenendo l’attività continua nel tempo.
Cosa sono gli anelli di vapore
Gli anelli di vapore si formano quando il gas vulcanico, emesso dalle bocche eruttive, viene espulso con una certa pressione e in modo pulsante. Questo flusso di gas incandescente viene interrotto periodicamente, generando “pulsazioni” nell’emissione, che a loro volta creano i caratteristici anelli di vapore. La forma e la stabilità di questi anelli dipendono dalla quantità di gas emesso, dalla frequenza delle pulsazioni e dalle condizioni atmosferiche circostanti.
In sostanza, gli anelli di vapore dell’Etna sono il risultato di un’attività vulcanica particolarmente dinamica e pulsante, che genera emissioni di gas incandescente attraverso bocche eruttive specifiche, dando vita a spettacolari e affascinanti formazioni.