Ennesima manifestazione degli attivisti di Extinction Rebellion in questi giorni a Torino. Oggi, ad un giorno dall’inizio del G7, hanno occupato la hall del grattacielo di Intesa Sanpaolo. Mentre alcune persone si sono arrampicate sui tiranti esterni, con la scritta ‘Sette Governi decidono, mentre il mondo brucia’, altre incatenate tra loro hanno bloccato l’ingresso. Nello spiazzo antistante è stata posta una grande Terra in fiamme per denunciare gli investimenti fossili di Intesa e il sostegno dei governi del G7 al consumo di gas e petrolio.
Nei giorni in cui i Ministri dell’ambiente delle sette nazioni più industrializzate si riuniscono a Torino, “Extinction Rebellion torna in azione per denunciare gli ingenti finanziamenti di progetti di estrazione di gas fossile”, fa sapere il movimento in una nota
Una delle attiviste indossa infatti un costume da scheletro, un mantello rosso e una corona, anch’essa in fiamme. “Questo Re Nudo simboleggia le menzogne dei Governi e delle grandi banche come Intesa Sanpaolo di fronte agli evidenti effetti del collasso climatico. Il Mediterraneo è una zona rossa climatica, una delle aree del pianeta che si sta riscaldando più rapidamente”, afferma un’attivista. “E l’Italia è un Paese che sta pagando un prezzo molto alto a questa crisi. Per evitare una catastrofe dovremmo smettere immediatamente di estrarre e bruciare gas. Invece Intesa continua a investire in progetti di estrazione”.
Il colore rosso è il filo della protesta di oggi, per evidenziare il contrasto tra la mancanza di impegno da parte delle istituzioni bancarie e dei governi e l’aumento della temperatura del pianeta. Davanti all’ingresso del grattacielo è stata infatti posizionata una grande sfera rossa, simbolo di una Terra avvolta dalle fiamme, come rossi sono i tubi che avvolgono le braccia delle persone incatenate tra loro all’interno della hall.