G7, Pichetto: “Carta di Venaria passo importante”. E sul nucleare…

"Abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo dati", dice il Ministro Pichetto nella conferenza stampa conclusiva del G7
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La Carta di Venaria, mi piace chiamarla così, credo che sia un passo importante da parte del G7 e di un gruppo di Paesi che vuole fare da traino e da stimolo, da indirizzo, per gli altri Paesi che possono farlo perché hanno le condizioni per farlo e non solo per quelli che sono parte del gruppo dei 7, ma anche per quelli che non sono della condizione ma che con il nostro aiuto possono farcela”. Lo ha affermato il Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin durante la conferenza stampa di chiusura del G7 clima, ambiente ed energia a Venaria Reale.

Abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo dati – dice il Ministro – il G7 ha fatto un passo avanti, siamo stati un ponte tra la COP28 di Dubai e la COP29, manifestando la leadership dei Paesi più industrializzati”. Pichetto ha sottolineato “l’impegno forte sull’uscita dal carbone, la fonte di maggiori emissioni, con un obiettivo di uscita indicato nella prima metà del prossimo decennio. È la prima volta che si indica un percorso e un obiettivo”.

Allo stesso modo, i Paesi del G7 “hanno sollevato per la prima volta la questione dell’acqua, c’è un impegno e un focus preciso“. Sul nucleare, continua “c’è stato un importante dibattito, con un accordo che prevede un lavoro comune sulla ricerca e la produzione di energia considerata pulita, in perfetta linea con le richieste dell’Italia”. “Sulle scorie nucleari ci sono due parti. Di quelle ad alta intensità in Italia ce ne sono ancora in alcune piscine. Per quelle a bassa e media intensità è nostro dovere trovare un modo di depositarle. Ora non è che in Italia non ci siamo depositi, ce ne sono trenta, ma si tratta di razionalizzare quello che in questo momento è un deposito diffuso, se vogliamo continuare a utilizzare una serie di macchinari sanitari”, ha detto Pichetto rispondendo ai giornalisti che gli hanno chiesto a che punto sia l’iter per individuare il luogo per il deposito. “La procedura che è stata attivata – ha ricordato – sta andando avanti. I siti della Cnai (Carta nazionale delle aree idonee) sono in valutazione. Ho aperto alle autocandidature, perché pareva ci fossero – ha poi aggiunto in riferimento al fatto che non ce ne sono state –. Andranno valutate – ha continuato – le aree dismesse della Difesa“.

Quanto ai biocarburanti, “il tema è stato inserito come impegno, con la sottoscrizione di Paesi europei importanti come Francia e Germania. Andiamo anche oltre con l’inserimento del sostegno del Brasile, che sarà la guida del prossimo G20, questo significa rafforzare il fronte dell’alleanza, quindi è stato del tutto raggiunto l’obiettivo”.

L’Italia inoltre “ha posto in modo forte il tema della crescita e dell’uguaglianza dell’Africa, accolto da tutti i Paesi come importante“. “Bisogna aiutare e far crescere il continente africano – ha ribadito – non è solo solidarietà e cooperazione ma integrazione, questo impone meccanismo per il quadro finanziario e gli investimenti per favorire una crescita economica e sociale”.

Gava: “al G7 accordo storico sul carbone”

Un eccellente lavoro di leadership che ha portato il G7 ad adottare un accordo storico sul carbone. Ambiziosi ma realistici gli impegni sul fronte delle rinnovabili e degli accumuli e per la decarbonizzazione di trasporti e industria. Chiara la road map sul nucleare per accelerare gli investimenti nella fissione di nuova generazione e nella fusione. Prioritari anche gli obiettivi sul fronte ambientale, dalla lotta all’inquinamento dalle plastiche all’istituzione della Coalizione sull’Acqua, prima volta che i G7 assumono la responsabilità comune sul tema della risorsa idrica. Governiamo il cambiamento di una transizione che sia giusta, inclusiva e sostenibile per tutti“. Così il viceministro all’Ambiente e Sicurezza Energetica Vannia Gava, a margine della conferenza stampa di chiusura dei lavori del G7 Ambiente Energia e Clima.

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