“L’Italia è oggi alle prese con il problema della denatalità e con una sempre più frequente infertilità in entrambi i sessi. Un ruolo decisamente negativo, al riguardo, lo svolge l’inquinamento atmosferico. La circolazione nell’aria di particelle sottili, infatti, rappresenta per il corpo umano un fattore di alta pericolosità, che mette a rischio non solo la salute delle persone ma la stessa stabilità sociale ed economica delle comunità. Per questo allarmano, e non vanno sottovalutati, i dati diffusi da Legambiente, che indicano come nei primi tre mesi del 2024 siano già 8 le città italiane ad aver superato il limite previsto per il Pm10 di 35 giorni in un anno solare, con una media superiore a 50 microgrammi per metro cubo”. Lo afferma Ermanno Greco, Presidente della Società Italiana della Riproduzione (S.I.d.R.), commentando i dati diffusi da Legambiente in occasione della 54esima Giornata della Terra (Earth Day).
“Occorrono maggiore consapevolezza e responsabilità, non possiamo parlare di salute pubblica, ricerca scientifica, sistemi sanitari se poi non tuteliamo l’ambiente, i luoghi in cui viviamo. Per garantire alle prossime generazioni delle sane prospettive di sviluppo dobbiamo continuare con determinazione la lotta all’inquinamento, migliorando anche e soprattutto le attività di prevenzione, dato che lo smog è causa anche di altre disfunzioni, con danni all’apparato cardiovascolare, patologie dell’apparato respiratorio e a livello andrologico”, conclude.