Caldo elettorale: India alle prese con ondate di caldo durante le elezioni generali

All'inizio di questa settimana, la Commissione elettorale indiana ha dichiarato di aver formato una task force per esaminare l'impatto delle ondate di caldo
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La seconda fase delle elezioni generali in India è iniziata oggi con milioni di elettori attesi ai seggi elettorali in alcune parti del paese in preda al caldo, sotto un sole cocente. Il primo ministro Narendra Modi è quasi sicuro, nonostante le difficoltà dell’opposizione, di vincere queste elezioni, protratte nell’arco di sei settimane.

L’affluenza alle urne in India

L’affluenza alle urne in India nella prima fase delle votazioni della scorsa settimana è scesa di quasi quattro punti, al 66%, rispetto alle elezioni del 2019, con la stampa indiana che attribuisce il calo al caldo, con temperature superiori alla media.

La seconda fase del voto, che prevede sette fasi per facilitare la logistica dell’elezione del paese più popoloso del mondo, si svolgerà nelle regioni che questa settimana hanno registrato temperature superiori a 40 gradi. Secondo i servizi meteorologici indiani, sono previste intense ondate di caldo per tutto il fine settimana in diversi stati, incluso lo stato orientale del Bihar, dove venerdì si voterà in cinque distretti.

Temperature record in India

Questa settimana sono state registrate temperature di oltre 5,1 gradi superiori alla media stagionale. Anche lo stato del Karnataka (sud) e parti dell’Uttar Pradesh (nord), lo stato più popoloso dell’India e cuore della fede indù, dovrebbero votare nell’ondata di caldo.

All’inizio di questa settimana, la Commissione elettorale indiana ha dichiarato di aver formato una task force per esaminare l’impatto delle ondate di caldo e dell’umidità prima di ogni fase di voto. Secondo il quotidiano The Hindu, questa decisione potrebbe essere stata presa perché “le condizioni dell’ondata di caldo avrebbero potuto portare ad un calo della partecipazione elettorale“.

In un comunicato stampa pubblicato lunedì scorso, la commissione ha indicato di non avere “grandi preoccupazioni” circa le conseguenze delle alte temperature sul voto di venerdì, assicurando al contempo di monitorare attentamente le previsioni meteorologiche prima di affermare di garantire “comfort e benessere” agli elettori e al personale elettorale.

Un’eccezionale ondata di caldo ha colpito il Sud e il Sud-Est asiatico, in particolare nelle Filippine e nel Bangladesh, dove migliaia di scuole hanno sospeso le lezioni.

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