L’intelligenza artificiale “sta cambiando tutto” e alla luce degli sviluppi di queste nuove tecnologie “l’uomo rischia di non essere più al centro“, ha detto ieri il premier Giorgia Meloni, intervenendo al convegno ‘La scienza al centro dello Stato’ al quale partecipano tra gli altri anche Alberto Angela, il ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini e il ministro della Salute Orazio Schillaci. Il presidente del Consiglio cita i deepfake come “l’esempio con cui il grande pubblico ha imparato a familiarizzare con i rischi dell’intelligenza artificiale generativa. Senza rendercene conto – mette in guardia Meloni – stiamo barattando la nostra libertà con la comodità e potrebbe essere troppo tardi quando ce ne accorgeremo“.
Testualmente, nel suo intervento, il premier ha detto: “L’intelligenza artificiale generativa apre scenari con i quali siamo chiamati a confrontarci molto più velocemente di quanto non si stia facendo. L’impressione che ho, è che senza rendercene conto, stiamo barattando la nostra libertà con la comodità: potrebbe essere troppo tardi quando ce ne rendiamo conto. Senza adeguati processi politici, per giudicare quei rischi, rischiamo di arrivare troppo tardi. Il progresso corre in modo estremamente veloce, i processi decisionali tendono a rallentare“.