Il mese di marzo “è risultato eccezionalmente piovoso/nevoso, mite e poco soleggiato“ in provincia di Belluno, secondo l’analisi mensile di Arpa Veneto. “Di solito marzo, mese di transizione fra l’inverno e la primavera, risulta variabile, con un regime pluviometrico ancora di stampo invernale, cioè con precipitazioni relativamente scarse e con molte giornate soleggiate. Quest’anno invece le precipitazioni sono state molto abbondanti e frequenti e si sono avuti ben 9 giorni in meno di bel tempo. I primi 10 giorni sono stati spesso uggiosi, a tratti perturbati, esattamente come gli ultimi 6. Nella fase centrale del mese si è osservata una certa variabilità, con qualche giornata soleggiata e stabile”, si legge nell’analisi.
“Le temperature medie mensili nelle valli sono risultate mediamente 1.5°C superiori alla norma. Nel corso del mese la temperatura è rimasta quasi sempre sopra le medie stagionali, rientrando temporaneamente in linea con il periodo solo in un paio di occasioni, com’era accaduto nel mese di febbraio. Lo zero termico è variato fra un minimo di 840 m il giorno 8 ed un massimo di 2860 m il giorno 23. Lo scarto dalla norma della temperatura media di Belluno di questo primo trimestre del 2024 rimane considerevole, confermando quello di fine febbraio (+2.1°C)”, continua l’analisi di Arpa Veneto.
“Le precipitazioni totali mensili sono state, come detto, eccezionalmente abbondanti, concentrate in larga parte nella prima decade e nell’ultima settimana del mese. E’ piovuto e nevicato da 2,5 a 3,5 volte la norma, ovvero mediamente il triplo delle medie pluriennali. Sulle Prealpi sono caduti in media fra 200 e 400mm, sulle Dolomiti fra 150 e 250mm. Per ritrovare mesi di marzo così piovosi/nevosi bisogna risalire a metà/fine anni ’70 (in alcune località nel 1979, in altre nel 1975). La neve è caduta, anche abbondante, quasi sempre a quote medio/alte e solo occasionalmente sotto i 1000 metri nelle Dolomiti. La frequenza delle precipitazioni è stata elevata con 12-17 giorni piovosi/nevosi (17 sulle Prealpi), a fronte di una media di 6-7. Il bilancio pluviometrico da inizio anno rivela notevoli esuberi rispetto alle medie pluriennali grazie alle abbondanti precipitazioni di febbraio e marzo. Il totale delle piogge/nevicate del trimestre gennaio-marzo è stato il doppio del consueto, localmente il triplo, come a Sant’Antonio di Tortal dove sono caduti fino al 31 marzo 858mm, contro una media di 268mm). Negli ultimi 40 anni solo nel 2014 è piovuto di più nel primo trimestre dell’anno.
Eventi o fenomeni particolari da ricordare di questo mese:
- Giorno 10: precipitazione abbondanti ed intense, specie sulle Prealpi, dove si verificano locali dissesti idrogeologici. A Valpore, nell’alta Valle di Seren, cadono in circa 18 ore 136 mm di pioggia, sul Cansiglio 118 mm.
- Giorno 31: le copiose precipitazioni riportano a terra notevoli quantità di sabbia del deserto algerino, sollevata e trasportata dalle intense correnti meridionali. La neve fresca in quota, che nel pomeriggio/sera cade solo oltre i 2100-2300 m, assume una curiosa colorazione ocra.
In tutto si sono avuti 6 giorni soleggiati (9 meno della norma), 17 variabili o nuvolosi e 8 giorni di prevalente maltempo (4 più della norma)”, conclude Arpa Veneto, che ha curato anche i seguenti grafici e tabelle.