La Commissione europea ha deciso di avviare una nuova indagine sui sussidi della Cina alle aziende di turbine eoliche. La Commissione esaminerà le condizioni per lo sviluppo di parchi eolici in Spagna, Grecia, Francia, Romania e Bulgaria, ha dichiarato la Commissaria dell’Unione Europea per la concorrenza, Margrethe Vestager, che ha aggiunto: “La strategia di Pechino sui maxi-sussidi statali e le esportazioni è attuata in tutte le aree delle tecnologie pulite, dei microchip e oltre. Le nostre economie non possono assorbirla. Non è solo pericolosa per la nostra competitività: mette a repentaglio anche la nostra sicurezza economica“.
La Camera di commercio cinese presso l’Unione europea ha dichiarato in un comunicato inviato via e-mail che il “continuo dispiegamento di nuovi strumenti contro le imprese cinesi” da parte dell’UE rappresenta “un atto di coercizione economica“.
“Non possiamo permetterci che quello che è successo per i pannelli solari si ripeta per i veicoli elettrici, l’eolico o i chip essenziali“, ha sottolineato Vestager. Le turbine eoliche installate nell’UE sono per la maggior parte prodotte nel blocco, ma i produttori cinesi hanno rapidamente raggiunto una quota di circa due terzi del mercato globale nel 2022. Per quanto riguarda i pannelli solari, i produttori cinesi detengono oltre il 90% del mercato UE.