Il livello dell’acqua nel fiume Ural, nella città di Orenburg, diventa sempre più critico, dopo avere superato i 10 metri e registrato un aumento di 32 cm durante la notte. Ciò porta l’altezza complessiva a 1054 cm, oltrepassando di 124 centimetri l’indicatore di pericolo. Le informazioni provengono dall’agenzia di stampa russa Ria Novosti, che cita il governatore regionale.
Secondo quanto riportato da Ria Novosti, l’acqua si sta avvicinando ai grattacieli della città. Nel corso della notte, più di 300 abitazioni sono state sommerse dalle inondazioni, come riportato dall’agenzia di stampa statale Tass. Questi eventi si inseriscono in un contesto più ampio di alluvioni che hanno colpito la regione di Orenburg, situata in prossimità del confine russo con il Kazakistan. Le conseguenze del crollo di una diga, verificatosi sabato, hanno comportato l’evacuazione di migliaia di persone, portando il governo russo ad annunciare lo stato di emergenza a livello federale.
Nonostante la consueta presenza mediatica del Presidente Vladimir Putin in occasioni di emergenza e calamità naturali, con la sua partecipazione a incontri con funzionari e visite sul territorio nazionale trasmesse dalla televisione di Stato russa, il Cremlino ha comunicato che al momento non è prevista una visita alla regione colpita dalle alluvioni.