Le devastanti inondazioni nella città di Orenburg, in Russia, hanno causato un innalzamento del livello dell’acqua fino a 2 metri sopra il livello critico, sommergendo le strade e lasciando solo i tetti delle case fuori dall’acqua. Secondo quanto riportato dalla BBC online, il sindaco Sergei Salmin ha invitato numerosi residenti a lasciare le proprie abitazioni per garantire la loro sicurezza, parlando di situazione “critica“. “In città suona una sirena. Non si tratta di un allarme di esercitazione. È in corso un’evacuazione di massa“, ha avvertito Salmin. “La situazione è critica, non perdete tempo!”
Si prevede che il picco dei livelli di inondazione a Orenburg, che conta circa mezzo milione di abitanti, avverrà entro la giornata odierna, ma si teme che l’alluvione si possa estendere nelle regioni circostanti nei prossimi giorni e settimane.
Anche il Kazakistan ha subito gravi danni, con oltre 100mila persone costrette a lasciare le proprie abitazioni nell’ultima settimana. Si tratta della peggiore alluvione che la regione abbia registrato negli ultimi 80 anni. La scorsa settimana, diversi fiumi, tra cui l’Ural, il terzo più grande d’Europa, hanno superato gli argini a causa dello scioglimento accelerato di neve e ghiaccio, accentuato dalle intense precipitazioni.
Oggi il fiume Ural ha raggiunto un livello di 11,43 metri a Orenburg, con oltre 10mila persone evacuate e circa 11.700 abitazioni sommerse, secondo le autorità locali.
