Disastro colposo e omicidio colposo. Sono questi i reati ipotizzati nel fascicolo aperto dalla Procura di Bologna sull’incidente nella centrale idroelettrica di Bargi, sul lago di Suviana, nell’Appenino tosco-emiliano. Del caso si stanno occupando il Procuratore capo Giuseppe Amato e il pm Flavio Lazzarini.
Intanto, proseguono in condizioni di estrema difficoltà le operazioni all’interno della centrale: i soccorritori stanno lavorando per svuotare i locali allagati dove si sono verificati lo scoppio e il crollo. Con alcune idrovore si sta aspirando l’acqua, un intervento che richiederà ancora alcune ore. Al termine, in base alle prime informazioni, si dovrà rimuovere uno strato di olio, poi i detriti. Solo a quel punto si riprenderanno le operazioni per cercare i quattro dispersi. In volo, nel tardo pomeriggio, si sono alzati anche i droni. Sembra che poi si possa tentare, con i sommozzatori, l’accesso ai locali crollati anche accedendo da alcune grate, da cui esce l’acqua e che si sta valutando come via di accesso.