Nonostante il forte terremoto di magnitudo 7.5 che due giorni fa ha colpito Taiwan, il super grattacielo Taipei 101 non ha avuto alcun problema. Si tratta di un grattacielo alto 509 metri, con 101 piani (da qui il nome), costruito tra 1999 e 2004 quando era l’edificio più alto del mondo (oggi è addirittura l’undicesimo). E’ un simbolo di innovazione ingegneristica e resilienza ai terremoti: costruito in una delle zone più sismiche al mondo, non ha mai avuto alcun danno dai terremoti anzi è così sicuro che la popolazione in caso di scossa si rifugia all’interno.
Il Taipei 101 ha stabilito nuovi standard nella costruzione di grattacieli. Il design unisce elementi tradizionali taiwanesi con un’architettura moderna, ma il vero capolavoro è il sistema di smorzamento sismico dell’edificio.
Nel cuore del Taipei 101 si trova un gigantesco pendolo sferico, noto come mass damper, che è fondamentale per la sua stabilità sismica. Questa sfera di acciaio, del peso di 660 tonnellate, è sospesa tra i piani 87 e 92. In caso di terremoto o forti venti, la sfera oscilla in modo opposto alle vibrazioni dell’edificio, riducendone il movimento e stabilizzando la struttura.
Il sistema è stato progettato per contrastare i movimenti laterali dell’edificio. Durante un sisma, il mass damper si muove in modo da assorbire fino al 40% dell’energia cinetica generata, una caratteristica che lo rende unico nel suo genere. La sfera è collegata a un sistema di cavi e idraulico che garantisce un movimento fluido e controllato.
Oltre al mass damper, l’edificio è rinforzato con una gabbia di acciaio e cemento armato, che protegge contro le forze sismiche. La flessibilità strutturale è ulteriormente potenziata da pilastri e travi progettati per assorbire e disperdere l’energia sismica. Il Taipei 101 è più di un grattacielo; è un punto di riferimento nella progettazione di edifici resistenti ai terremoti. La sua costruzione ha segnato un punto di svolta nell’ingegneria edile e ha ispirato nuove tecniche di costruzione in aree sismiche.
L’ingegno italiano alla base del progetto di Taipei 101
Nella realizzazione di quest’opera straordinaria c’è tanto dell’Italia. Il principale progettista, l’architetto C.Y. Lee, sebbene sia di origine taiwanese, ha studiato architettura in Italia, dove ha assimilato sia lo stile architettonico europeo che le tecniche ingegneristiche avanzate. Questa formazione ha influenzato significativamente il design e la concezione strutturale del Taipei 101. Ma soprattutto, il sistema antisismico del grattacielo è stato ideato da Renato Vitaliani, già ordinario di Tecnica delle Costruzioni all’università di Padova nonché tra i tecnici che hanno messo in sicurezza Palazzo Chigi e Palazzo Madama a Roma e la basilica di San Marco a Venezia. La soluzione per il Taipei 101 è stata realizzata dalla Fip di Padova, specializzata dal 1970 in dispositivi antisismici.
E in questo straordinario Paese, ci perdiamo in chiacchiere per il Ponte sullo Stretto. Opera così banale rispetto a ciò che gli italiani riescono a fare ovunque nel mondo…