L’aurora boreale sorprende la Terra, ed è solo l’inizio

Diverse CME verso la Terra: prime aurore sorprendono la Terra, nuove tempeste geomagnetiche attese tra oggi e domani
MeteoWeb

Secondo i previsori dello Space Weather Prediction Center della NOAA diverse espulsioni di massa coronale (CME) potrebbero passare vicino alla Terra questo fine settimana. Come mostrano gli eventi del 26 aprile (approfondimento di seguito), non è necessario che le CME colpiscano direttamente il nostro pianeta per provocare una tempesta geomagnetica o, comunque, “fuochi d’artificio”. Tempeste classe G1 sono possibili tra oggi e domani, 27 e 28 aprile.

tempesta geomagnetica g1
Previsione SWPC NOAA

CME sfiora la Terra, innesca spettacolari aurore

Come previsto, una CME è passata vicino alla Terra il 26 aprile. Ci ha mancati, ma è stata comunque efficace. I campi magnetici nella scia della CME si sono collegati al campo magnetico terrestre, aprendo una fessura dove il vento solare ha potuto penetrare,” spiega il sito specializzato SpaceWeather.com, a cura dell’astrofisico Tony Phillips. “La conseguente tempesta geomagnetica di classe G1 ha innescato aurore sul Canada“.

Il Sole stava per sorgere quando sono apparse le aurore,” ha raccontato a SpaceWeather.com il fotografo Tyler Harbridge di Leduc, Alberta. “C’era una bellissima gamma di luce prima che il Sole del mattino portasse via le aurore” (foto in alto a corredo dell’articolo).

La prima CME di una serie, allerta tempesta geomagnetica oggi e domani

Questa potrebbe essere la prima di numerose espulsioni di massa coronale dirette verso la Terra questo fine settimana. Se gli incontri saranno abbastanza ravvicinati, potrebbero causare ulteriori tempeste geomagnetiche classe G1 con aurore ad alte latitudini.

Cos’è un’espulsione di massa coronale

Un’espulsione di massa coronale (CME) è un’imponente emissione di plasma e campi magnetici dalla corona solare, la parte esterna del Sole. Questo fenomeno è spesso causato da violenti eventi come le esplosioni solari o l’instabilità del campo magnetico solare. Durante una CME, enormi quantità di materia solare vengono liberate nello Spazio interplanetario, viaggiando a velocità che possono superare i 1000 km/s. Queste espulsioni possono essere associate a fenomeni come brillamenti solari o eruzioni di filamenti. Quando una CME colpisce la Terra, interagisce con il campo magnetico terrestre, creando fenomeni aurorali nelle regioni polari e potenzialmente influenzando le comunicazioni radio, le reti elettriche e i sistemi di navigazione satellitare.

Cos’è una tempesta geomagnetica

Una tempesta geomagnetica è un evento causato da variazioni improvvisi e significativi nel campo magnetico terrestre, spesso innescati dall’interazione tra il vento solare e il campo magnetico della Terra. Questo vento solare è costituito da particelle cariche, principalmente elettroni e protoni, che si muovono ad alta velocità dal Sole. Quando il vento solare colpisce la magnetosfera terrestre, può comprimerla o distorcerla, causando perturbazioni nel campo magnetico. Le tempeste geomagnetiche si verificano principalmente durante le espulsioni di massa coronale (CME) o a causa di particolarmente forti flussi di vento solare. Le tempeste geomagnetiche possono causare un aumento delle aurore polari, un’illuminazione dei cieli notturni nelle regioni polari, ma possono anche influenzare le reti elettriche, i sistemi di comunicazione satellitari e le attività di navigazione. Possono anche causare danni ai trasformatori e alle apparecchiature elettroniche sensibili.

Cosa sono le aurore boreali

Le aurore boreali sono spettacolari fenomeni luminosi che si verificano principalmente nelle regioni polari, visibili soprattutto vicino ai Poli Nord e Sud. Queste aurore sono causate dall’interazione delle particelle cariche provenienti dal vento solare con la magnetosfera terrestre. Quando il vento solare, costituito principalmente da elettroni e protoni, colpisce la magnetosfera terrestre, parte di queste particelle viene incanalata lungo le linee del campo magnetico verso i poli. Qui, queste particelle cariche interagiscono con gli atomi di gas nell’alta atmosfera, tipicamente ossigeno e azoto, eccitandoli. Quando gli atomi eccitati ritornano al loro stato normale, rilasciano energia sotto forma di luce, creando le splendide aurore colorate.

Le aurore boreali possono assumere diverse tonalità di verde, viola e rosso, a seconda dell’altitudine a cui avviene l’interazione e del tipo di atomi coinvolto. Questi spettacoli luminosi possono essere visti in particolare durante le notti polari, quando il cielo è buio e le condizioni atmosferiche sono favorevoli. Studiare le aurore boreali ci aiuta a comprendere meglio l’interazione tra il vento solare e il campo magnetico terrestre, così come i processi fisici nell’atmosfera superiore della Terra.

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