“Una o più CME potrebbero sfiorare la Terra” oggi e domani, 26 e 27 aprile, “scatenando una tempesta geomagnetica minore di classe G1,” secondo il sito specializzato SpaceWeather.com, a cura dell’astrofisico Tony Phillips. Le CME sono state lanciate nello Spazio all’inizio di questa settimana, a seguito dall’attività esplosiva nel gruppo di macchie solari AR3638-50.
Cosa sono le macchie solari
Le macchie solari sono regioni più scure e fredde sulla superficie del Sole, chiamate anche regioni attive. Sono causate da intensi campi magnetici che interferiscono con il normale flusso di calore dalla parte interna del Sole verso la sua superficie. Questi campi magnetici impediscono al calore di emergere in queste regioni, rendendole più fredde rispetto alle zone circostanti.
Le macchie solari possono variare in dimensioni, dalla grandezza di una piccola regione fino a dimensioni enormi, anche più grandi del diametro della Terra. Si formano e scompaiono nel corso di cicli solari che durano in media circa 11 anni.
Queste strutture possono avere un impatto significativo sul meteo spaziale e sulle comunicazioni terrestri, poiché i cambiamenti nella loro attività influenzano l’emissione di radiazioni solari e i flussi di particelle cariche che raggiungono la Terra.
Cosa sono le espulsioni di massa coronale (CME)
Le espulsioni di massa coronale (CME) sono violente eruzioni di plasma magnetizzato dalla corona solare, la sua atmosfera esterna. Questi eventi avvengono quando i campi magnetici del Sole si riorganizzano rapidamente, rilasciando grandi quantità di materia e energia nello Spazio interplanetario. Durante una CME, enormi quantità di plasma, costituito principalmente da elettroni e protoni, vengono espulse nello Spazio a velocità elevate, spesso raggiungendo centinaia o anche migliaia di km al secondo.
Le CME possono influenzare notevolmente il vento solare e il campo magnetico terrestre quando colpiscono la Terra. Queste espulsioni possono causare tempeste geomagnetiche, disturbando le comunicazioni satellitari, danneggiando reti elettriche e interferendo con dispositivi elettronici sensibili. Inoltre, possono produrre spettacolari fenomeni luminosi come le aurore polari quando le particelle cariche interagiscono con l’atmosfera terrestre.
Cos’è una tempesta geomagnetica G1
Una tempesta geomagnetica di classe G1, come quella attesa tra oggi e domani, è il risultato di un’intensa attività solare che provoca disturbi nel campo magnetico terrestre. Questi eventi si verificano quando particelle cariche ad alta energia, come protoni ed elettroni, emesse dal Sole interagiscono con il campo magnetico della Terra. Durante una tempesta G1, l’arrivo di un flusso di plasma solare, ad esempio da un’espulsione di massa coronale, provoca oscillazioni nel campo magnetico terrestre.
Queste tempeste possono causare leggere perturbazioni nelle reti elettriche, interferenze nelle comunicazioni satellitari e nei sistemi di navigazione GPS. Inoltre, possono influenzare le aurore polari, rendendole visibili a latitudini più basse del normale. Nonostante siano considerate tempeste di bassa intensità, i loro effetti possono essere significativi per le infrastrutture tecnologiche e per le comunicazioni, richiedendo un monitoraggio attento e misure di mitigazione.