”Alle ore 3 e 32 del mattino del 6 Aprile del 2009, un terremoto di magnitudo 6.3 con epicentro nella zona compresa tra le frazioni di Roio Colle, Genzano di Sassa e Collefracido, colpì l’Abruzzo, interessando il territorio posto a cavallo tra Italia Centrale e Italia Meridionale. Le vittime furono 309, i feriti 1.600, i danni furono di circa 10 miliardi di euro”. Lo ricorda Nicola Labbrozzi, Presidente dell’Ordine dei Geologi dell’Abruzzo, alla vigilia dell’anniversario del terremoto dell’Aquila.
“Il 100% dei comuni abruzzesi – prosegue l’esperto – è a rischio sismico. Ad oggi gli studi di microzonazione sismica di Primo livello che hanno individuato le zone a comportamento sismico omogeneo, hanno coperto tutto il territorio abruzzese. Per la microzonazione sismica di II e III livello, dunque con caratteristiche più dettagliate a livello locale, gli studi sono stati conclusi per il 9% dei comuni abruzzesi ed avviati per il 30%. Nell’ambito della ricostruzione pubblica, su un totale di 758 interventi, ben 361 risultano conclusi, 126 sono in fase di attuazione, 107 in fase di collaudo, 139 in fase di progettazione e 25 in fase di programmazione. Per quanto riguarda la ricostruzione privata, su un numero di 29.830 pratiche presentate, ben 29.040 risultano concluse, mentre 790 sono da istruire”.
“A quindici anni dall’evento sismico che ha scosso L’Aquila e l’Abruzzo tutto, siamo sempre più consapevoli di quanto sia importante la nostra figura per la tutela di vite umane, conservazione del patrimonio edilizio e per la conoscenza della vulnerabilità territoriale attraverso la prevenzione, vorremmo che ne fossero più consapevoli anche istituzioni e opinione pubblica”, afferma Labbrozzi.
La lezione da Taiwan
”Il terremoto di Taiwan, nella sua tragicità, ci conferma che una buona progettazione e un consapevole utilizzo del territorio possono consentirci di gestire i rischi ed evitare la distruzione di città e culture. Anche per questo, da anni, l’Ordine dei Geologi dell’Abruzzo – conclude Labbrozzi – è attivo nella sensibilizzazione della cittadinanza per la diffusione della cultura geologica e dei principi di Protezione civile e coopera con gli enti preposti”.