Gran parte di Taiwan è lentamente tornata ad una sorta di normalità surreale dopo il violento terremoto, nonostante le repliche che potrebbero proseguire per 4 giorni, secondo le autorità dell’isola. Tuttavia, l’attenzione e il timore rimangono altissimi per l’epicentro del sisma, la contea di Hualien, la quale è in gran parte isolata dal resto del Paese. Le strade, i ponti e i tunnel sono stati gravemente danneggiati, alcuni sono crollati, rendendo arduo il compito dei soccorritori di raggiungere la zona. Numerose persone sono ancora intrappolate negli edifici pericolanti, mentre diverse strutture rischiano il collasso, secondo quanto riportano i media locali.
La consegna degli aiuti nelle zone colpite è estremamente difficile, tanto che è stato necessario mobilitare l’esercito per fornire soccorsi immediati. Un’ulteriore fonte di preoccupazione è rappresentata dal fatto che l’area interessata ospita una delle più grandi basi militari di Taiwan. Il Ministero della Difesa sta attualmente valutando i danni alle sue strutture militari.
Nel frattempo, il Ministero degli Esteri ha espresso gratitudine per il sostegno offerto da “alleati e amici” dopo il terremoto. “Il sostegno dimostrato dai nostri alleati e amici nei momenti di difficoltà tocca profondamente i nostri cuori e rafforza la nostra determinazione,” ha dichiarato il Ministero attraverso un comunicato su X.