È un giorno che resterà impresso nella memoria di tutti coloro che abitano le tranquille valli dell’Appennino Bolognese. Alle 15:00 in punto, un boato assordante ha squarciato il silenzio, segnando l’inizio di un evento tragico che avrebbe sconvolto la vita di molte persone. L’esplosione improvvisa e violenta che ha scosso la centrale idroelettrica del bacino artificiale di Suviana ha causato non solo danni materiali, ma ha anche lasciato dietro di sé una scia di dolore e incertezza.
Il tragico bilancio
Le prime notizie che sono giunte hanno portato con sé un senso di terrore: 3 morti, 5 feriti e 4 dispersi tra le macerie e il caos generale. Tre operai sono rimasti illesi. Immediatamente è scattata l’azione di soccorso, con elicotteri che solcavano i cieli per portare assistenza alle vittime e trasportare i feriti negli ospedali più vicini. In questa corsa contro il tempo, ogni minuto conta, e le forze dell’ordine si sono gettati nella mischia per salvare vite umane e domare le fiamme che divoravano il paesaggio.
“Sto andando sul posto ora, si tratta di un incidente grave, anzi un gravissimo incidente sul lavoro“. Così a LaPresse Marco Masinara, sindaco di Camugnano, comune sul cui territorio si trova la centrale idroelettrica di Suviana e Bargi, nel Bolognese. “Da quello che mi dicono sarebbe partito all’interno della centrale Enel in un locale che si trova a 30 metri sotto il livello del lago, pare per un problema a una turbina”, ha aggiunto il primo cittadino precisando che lo scoppio sarebbe avvenuto “all’interno di un locale storico, che funzionava da decenni” e che “era sempre ben controllato”
“Pare sia scoppiato un incendio al piano meno nove, la centrale è tutta sotto il livello del lago a circa 30 metri profondità“. Lo ha detto all’ANSA Marco Masinara. Secondo le prime, ancora parziali, informazioni, “stavano facendo dei lavori alle turbine, dentro c’è il personale. Mi hanno riferito che stanno provando a entrare i vigili del fuoco ma stanno avendo difficoltà“. Il sindaco sta andando sul posto, dove c’è già la polizia municipale, insieme a mezzi di soccorso e ambulanze. Operano vigili del fuoco e carabinieri: oltre sessanta i vigili del fuoco impegnati nelle operazioni di ricerca di possibili dispersi.
“Cinque feriti gravi sono stati ricoverati in diversi ospedali, anche in Toscana, a Pisa. L’esplosione si è verificata a 50-60 metri di profondità, all’ottavo piano della struttura, e il nono piano è stato inondato dalla pompa di raffreddamento della turbina. Per le ricerche dei quattro dispersi interverrà, intorno alle 20, una squadra di sommozzatori”. Lo ha detto a GEA il prefetto di Bologna, Attilio Visconti, che si è recato sul luogo dell’esplosione.
Ma cosa ha causato questa tragedia? L’esplosione sembra essere avvenuta all’interno di uno dei generatori collegati alle turbine della centrale. Tuttavia, le domande rimangono inevitabilmente sospese nell’aria, con le indagini ancora in corso per determinare la causa precisa e se ci sono state eventuali negligenze o errori umani dietro l’incidente.
La diga del bacino artificiale di Suviana non risulta coinvolta nell’incidente alla centrale elettrica. Secondo quanto si apprende dai soccorritori, l’esplosione è avvenuta in una centrale di pompaggio e turbinaggio che si trova a circa 2 chilometri di distanza. Al momento dunque non si registra alcun danno alla struttura della diga.
Le dichiarazioni di Enel
“Nel primo pomeriggio di oggi un incendio ha interessato un trasformatore della centrale idroelettrica di Bargi“. Lo comunica, Enel Green Power, la società del Gruppo Enel che si occupa dello sviluppo e della gestione delle attività di generazione di energia da fonti rinnovabili, che, spiega in una nota, “ha tempestivamente attivato tutte le necessarie misure di sicurezza come da procedure interne per garantire il corretto svolgimento delle procedure di evacuazione a tutela del proprio personale“. Enel, viene aggiunto, “è in contatto e stretto coordinamento con i Vigili del Fuoco e le Autorità competenti“.
Meloni: “seguo con apprensione”
“Seguo con apprensione la terribile notizia riguardante l’esplosione verificatasi in una centrale idroelettrica nel bacino artificiale di Suviana, sull’Appennino bolognese. Tutta la mia vicinanza e quella del Governo ai familiari delle vittime e ai feriti rimasti coinvolti. Un ringraziamento ai Vigili del Fuoco prontamente intervenuti, ai soccorritori e a quanti stanno lavorando in queste ore nella ricerca dei dispersi”. Lo scrive sui social il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Mattarella chiama Bonaccini: “sia fatta piena luce”
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è messo in contatto con il Presidente della regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini dal quale ha assunto informazioni sulla tragedia avvenuta nella centrale elettrica del Lago di Suviana. Nel corso della telefonata, il Presidente Mattarella ha espresso il suo cordoglio per gli operai deceduti e solidarietà ai feriti, alle famiglie e ai colleghi di lavoro delle vittime, auspicando che sia fatta piena luce sulla dinamica dell’incidente.