Vinitaly, Coldiretti: “vino prima voce dell’agroalimentare Made in Italy all’estero”

Il settore vitivinicolo legato all’esportazioni ha fatto registrare una crescita del 188% in 20 anni
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È stato un Vinitaly con dei numeri confortanti in un momento drammatico che il mondo sta attraversando con due scontri bellici. Il settore vitivinicolo legato all’esportazioni ha fatto registrare una crescita del 188% in 20 anni con le esportazioni di vino che sono quasi triplicate e valgono oggi 7,8 miliardi di euro, prima voce dell’agroalimentare Made in Italy all’estero”. Così il Presidente di Coldiretti Ettore Prandini commenta i risultati positivi della 56° edizione del Vinitaly sottolineando l’emergere di una nuova generazione di produttori.

Il settore vitivinicolo è il più gettonato tra le imprese under 35 con 5500 tra agricoltori e agricoltrici italiani che producono vino – spiega Coldiretti – In pratica, un’azienda su dieci tra quelle condotte da ragazzi e ragazze possiede una vigna”.

Il fenomeno che ha contraddistinto questa edizione 2024, è sicuramente quello dell’enoturismo con 6 milioni di notti trascorse tra le vigne nel 2023 dagli enoturisti italiani e stranieri in strutture agrituristiche, bed&breakfast e case vacanza vicine a vigneti – sottolinea Coldiretti – l’enoturismo si conferma la nuova frontiera di chi ricerca una vacanza tra i vigneti. Significativi, aggiunge Coldiretti, i dati di 15 milioni di turisti che hanno avuto esperienze in cantina e i 2.5 miliardi di euro il fatturato dell’enoturismo in Italia.

Importante anche l’impegno da parte del Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, che con significativi momenti di confronto ha dato un segnale confortante a tutto il settore.

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