Il 19 maggio 1536 Anna Bolena, la 2ª moglie di Enrico VIII d’Inghilterra, incontrò la sua tragica fine nella Torre di Londra. La sua esecuzione, con l’accusa di adulterio, tradimento e incesto, segnò uno dei momenti più drammatici e controversi della storia inglese, con ripercussioni durature sulla monarchia e sulla religione in Inghilterra.
Ascesa e caduta di Anna Bolena
Anna Bolena nacque all’inizio del XVI secolo, probabilmente nel 1501, in una famiglia nobile ma non particolarmente influente. Grazie alle sue doti intellettuali e alla sua bellezza, entrò presto a far parte della corte inglese, dove attirò l’attenzione di Enrico VIII. Il re, desideroso di un erede maschio, fu incantato da Anna, e decise di sposarla dopo aver ottenuto l’annullamento del suo matrimonio con Caterina d’Aragona, un processo che portò allo scisma con la Chiesa cattolica e alla formazione della Chiesa anglicana.
Anna Bolena fu incoronata regina nel 1533, ma il suo regno fu breve e tumultuoso. Diede alla luce una figlia, Elisabetta, ma non riuscì a dare un erede maschio, il che portò a un crescente malcontento da parte di Enrico. Le pressioni politiche e personali culminarono in un’accusa di adulterio, incesto e tradimento contro Anna.
Le accuse e il processo
Le accuse contro Anna Bolena furono orchestrate dal potente consigliere del re, Thomas Cromwell. Cinque uomini, inclusi suo fratello George, furono accusati di avere rapporti illeciti con la regina. Il processo fu caratterizzato da prove deboli e testimonianze discutibili. Nonostante ciò, il verdetto fu una condanna unanime per tutti gli imputati.
Storici contemporanei e moderni hanno dibattuto sulla veridicità delle accuse. Molti ritengono che siano state fabbricate per consentire a Enrico di liberarsi di Anna e sposare Jane Seymour, con la speranza di avere finalmente un erede maschio.
L’esecuzione di Anna Bolena
Il 19 maggio 1536 Anna Bolena fu portata al patibolo nella Torre di Londra. A differenza della maggior parte delle esecuzioni per decapitazione in Inghilterra, che venivano effettuate con l’ascia, per Anna fu chiamato un boia francese esperto nell’uso della spada. Questo gesto, interpretato come un atto di misericordia, non alleviò la tragicità del momento. Anna affrontò la morte con dignità, pronunciando un discorso finale che sottolineava la sua fedeltà al re e la sua accettazione del destino.
Conseguenze storiche
La morte di Anna Bolena ebbe profonde ripercussioni. Elisabetta, sua figlia, divenne infine uno dei più grandi monarchi della storia inglese, regnando come Elisabetta I. La vicenda di Anna contribuì a consolidare il potere assoluto di Enrico VIII e a rafforzare l’indipendenza della Chiesa anglicana da Roma.
La sua esecuzione ha alimentato secoli di dibattiti storici e rappresentazioni culturali. Le sue vicende sono state oggetto di numerose opere letterarie, teatrali e cinematografiche, che hanno esplorato la complessità della sua figura e del contesto politico dell’epoca.