Il 28 maggio 2013 rappresenta una data storica per l’Italia e per l’esplorazione spaziale europea. In quel giorno, l’astronauta italiano Luca Parmitano ha intrapreso il suo primo volo spaziale, per unirsi all’equipaggio della missione Expedition 36/37 a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Questo volo, parte della missione Volare, organizzata dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), ha segnato un’importante pietra miliare nella carriera di Parmitano e ha contribuito significativamente alla ricerca scientifica in orbita.
Preparativi e lancio
Luca Parmitano, colonnello dell’Aeronautica Militare Italiana e ingegnere di volo, è stato selezionato come astronauta ESA nel maggio 2009. Dopo 4 anni di addestramento, Parmitano era pronto a compiere il suo primo volo spaziale. Il 28 maggio 2013, alle 22:31 ora italiana, Parmitano è decollato dal cosmodromo di Baikonur, in Kazakistan, a bordo della navetta Soyuz, insieme ai colleghi Fyodor Yurchikhin e Karen Nyberg.
Il lancio è avvenuto senza intoppi, e dopo 6 ore di volo, la navetta ha attraccato con successo alla ISS. Questa fase di rapido attracco è stata resa possibile grazie a una nuova traiettoria di volo che ha ridotto drasticamente il tempo di viaggio verso la Stazione, rendendo l’intera operazione più efficiente.
Vita e lavoro sulla Stazione Spaziale
Durante la sua permanenza di sei mesi sulla ISS, Parmitano ha svolto un ruolo cruciale in numerose attività scientifiche e tecniche. Ha partecipato a oltre 20 esperimenti scientifici, alcuni dei quali sviluppati da istituzioni italiane, che hanno coperto una vasta gamma di campi, dalla biologia alla fisica dei fluidi, dalla scienza dei materiali alla ricerca medica.
Parmitano è anche stato il protagonista di 2 attività extraveicolari (EVA), o “passeggiate spaziali”. La prima EVA, il 9 luglio 2013, ha visto Parmitano e l’astronauta Christopher Cassidy eseguire operazioni di manutenzione esterna, inclusa l’installazione di nuovi cavi di alimentazione e dati. La seconda EVA, il 16 luglio 2013, è stata interrotta a causa di un pericoloso problema tecnico: il casco di Parmitano ha iniziato a riempirsi di acqua, costringendo l’astronauta a rientrare immediatamente nella stazione per evitare il rischio di annegamento.
È stato il primo italiano ad effettuare un’attività extraveicolare il 9 luglio 2013, con 6 ore e 7 minuti di passeggiata spaziale. A maggio del 2018 l’ESA ha selezionato Parmitano per le missioni Expedition 60 (seconda parte) ed Expedition 61. Il lancio verso la ISS è avvenuto il 20 luglio del 2019 a bordo della navicella Soyuz Ms-13, insieme all’americano Andrew Morgan ed al russo Alexander Skvortsov. Nella seconda parte della missione, Parmitano ha ricoperto il ruolo di comandante della Stazione Spaziale Internazionale, per la prima volta assegnato ad un italiano e solo per la terza volta ad un astronauta dell’ESA in 18 anni di operazioni della stazione orbitante.