Il risveglio del gigante: il 3 maggio 2018 l’eruzione del Kilauea alle Hawaii dopo 35 anni di silenzio

Nonostante la sua natura distruttiva, l'eruzione del Kīlauea ha rappresentato un evento scientifico di grande importanza
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Il 3 maggio 2018 il vulcano Kilauea sull’isola di Hawaii ha dato inizio ad una delle sue eruzioni più spettacolari e distruttive. Dopo 35 anni di inattività, il gigante si è risvegliato con una serie di scosse sismiche e colate di lava che hanno devastato il paesaggio circostante e costretto all’evacuazione di migliaia di persone.

Kilauea, un risveglio annunciato

I segnali di un imminente risveglio del Kilauea erano evidenti da mesi. A partire dalla fine del 2017, si era osservata un’intensa attività sismica nella zona, accompagnata da un graduale rigonfiamento del vulcano. Questi segnali hanno indotto l’Hawaiian Volcano Observatory (HVO) dell’USGS ad elevare il livello di allerta e a preparare piani di evacuazione per le comunità vicine.

Eruzione esplosiva

L’eruzione del 3 maggio è iniziata con una violenta esplosione che ha prodotto una colonna di ceneri e gas alta km. La lava ha iniziato a fuoriuscire da diverse fessure sul fianco del vulcano, alimentando colate che si sono riversate verso il mare e nelle aree residenziali.

Kilauea, l’impatto

L’eruzione del Kilauea ha avuto un impatto devastante sull’isola di Hawaii. Le colate di lava hanno distrutto oltre 7.000 ettari di terra, tra cui foreste, abitazioni e infrastrutture. Migliaia di persone sono state evacuate dalle loro case e l’economia locale ha subito un duro colpo.

Un evento scientifico di grande importanza

Nonostante la sua natura distruttiva, l’eruzione del 3 maggio 2018 del Kilauea ha rappresentato un evento scientifico di grande importanza. I vulcanologi hanno avuto l’opportunità di osservare da vicino i fenomeni eruttivi e di raccogliere dati preziosi per migliorare la comprensione dei vulcani e dei loro rischi.

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