La regione dell’Africa orientale sta affrontando un’incombente carenza di cibo dopo che le piogge estreme e le inondazioni hanno scatenato un’ondata di distruzione, provocando morti e feriti e distruggendo le infrastrutture e i terreni agricoli nelle regioni del paniere alimentare. Le piogge hanno devastato Kenya, Tanzania, Uganda, Ruanda e Burundi, inghiottendo villaggi e minacciando di infliggere ulteriori sofferenze nelle settimane a venire. I Paesi della regione si stanno preparando alla fame, poiché le attività agricole sono state interrotte e i raccolti distrutti, secondo The East Africa.
Dal mese di marzo ad oggi, il bilancio delle inondazioni che hanno colpito il Kenya è di 219 morti e 90 dispersi. Almeno 164 persone sono ferite in gravi condizioni. 3.100 famiglie risultano sfollate e 1.967 scuole sono state distrutte. Nella città di Mai Mahiu, nel Kenya meridionale, il cedimento di una diga ha causato 48 morti. Il governo kenyota, insieme a quello della Tanzania, ora si sta preparando anche all’arrivo del ciclone Hidaya.
Le inondazioni che hanno colpito la Somalia hanno causato 8.300 sfollati e ha colpito 127.000 persone. Le aree più colpite sono quelle del Somaliland e della Somalia meridionale, con un bilancio di 7 morti e 1.023 case distrutte, secondo l’OCHA Somalia.
In Tanzania, da cui la regione dipende per il cibo, i funzionari hanno stimato un -30% della produzione alimentare. La Tanzania sta osservando più di 40.000 ettari di terreni coltivati danneggiati. Il Ministro dell’Agricoltura Hussein Bashe ha detto che il suo ministero pubblicherà un rapporto in seguito e ha rifiutato ulteriori commenti. In una dichiarazione al Parlamento del 25 aprile, il Primo Ministro Kasim Majaliwa ha affermato che più di 200.000 persone e 51.000 famiglie sono state colpite da piogge e inondazioni da gennaio, secondo The East Africa.
In Ruanda, i disastri innescati da forti piogge, tra cui frane e fulmini, hanno ucciso almeno 49 persone e ne hanno ferite 79 negli ultimi due mesi, ha riferito un funzionario.