I previsori dello Space Weather Prediction Center della NOAA affermano che tempeste geomagnetiche classe G2 sono possibili l’11 maggio, quando si prevede che un’espulsione di massa coronale (CME) colpirà il campo magnetico terrestre. Le condizioni di tempesta potrebbero raggiungere la categoria G3 (forte) se anche un’altra CME raggiungerà il nostro pianeta.
Allerta tempesta geomagnetica, CME in arrivo
L’espulsione di massa coronale (CME) che innescherà una tempesta geomagnetica l’11 maggio è stata lanciata nello Spazio da una serie di esplosioni nella calotta magnetica della gigantesca macchia solare AR3664. Le immagini del Solar and Heliospheric Observatory mostrano la nube di plasma solare che lascia la nostra stella, tra Venere (a destra) e Giove (a sinistra).
“Un modello di previsione della NOAA prevede che la CME raggiungerà la Terra alla fine del 10 maggio, scatenando tempeste geomagnetiche classe da G1 a G2 l’11 maggio,” riporta il sito specializzato SpaceWeather.com. “Una seconda CME potrebbe seguirla da vicino. È possibile vederne un accenno emergere verso la fine delle immagini, in alto“.
Cos’è una macchia solare
Le macchie solari sono regioni più scure visibili sulla fotosfera del Sole, composte principalmente da campi magnetici intensi che inibiscono il flusso di calore. Sono causate da disturbi magnetici nel ciclo solare e si manifestano come aree di temperatura più bassa rispetto alla superficie circostante, ma comunque molto calde, di solito tra i 3000°C e i 4500°C. Questi disturbi magnetici sono associati alla dinamica del plasma solare, che genera campi magnetici complessi attraverso il processo di dinamo solare. Le macchie solari variano in dimensioni, forme e durata. Possono essere da piccole macchie a complesse regioni magnetiche estese. Le macchie solari influenzano il meteo spaziale e possono causare eruzioni solari, espulsioni di massa coronale e altri eventi solari, con potenziali impatti sulla Terra, inclusi disturbi alle comunicazioni, danni ai satelliti e aumenti dell’attività aurorale.
Cos’è un’espulsione di massa coronale (CME)
Un’espulsione di massa coronale (CME) è un’imponente emissione di plasma e campi magnetici dalla corona solare, la sua atmosfera esterna. È causata da un rilascio repentino di energia magnetica accumulata. Ciò può accadere a seguito di una riorganizzazione dei campi magnetici solari, spesso legata all’attività delle macchie solari. Durante una CME, il campo magnetico solare si distorce e rilascia enormi quantità di materia carica, principalmente protoni ed elettroni, nell’ambiente interplanetario. Queste emissioni possono viaggiare attraverso lo Spazio interplanetario a velocità variabili, da centinaia a migliaia di km/s. Quando raggiungono la Terra, le CME possono interagire con il campo magnetico terrestre, causando tempeste geomagnetiche. Queste tempeste possono influenzare le reti elettriche, i sistemi di comunicazione e i satelliti in orbita. Inoltre, le particelle cariche accelerano lungo le linee del campo magnetico terrestre, creando spettacolari aurore polari.
Cos’è una tempesta geomagnetica
Una tempesta geomagnetica è un evento causato dall’interazione tra il campo magnetico terrestre e il vento solare, che è costituito da particelle cariche provenienti dal Sole. Quando particolarmente intense, queste interazioni possono causare disturbi nella magnetosfera terrestre, con conseguenze sulle comunicazioni, sui sistemi di navigazione elettronica e sulle reti elettriche.
La classificazione delle tempeste geomagnetiche da G1 a G5 è definita dallo Space Weather Prediction Center (SWPC) della NOAA.
- G1 – Effetti lievi, con possibili disturbi nelle operazioni satellitari e nelle comunicazioni ad alta frequenza, ma con basso rischio per le reti elettriche;
- G2 – Effetti moderati, possono causare interruzioni nelle comunicazioni satellitari, aumentare la resistenza sui sistemi di navigazione GPS e generare instabilità nelle reti elettriche, specialmente a elevate latitudini;
- G3 – Effetti significativi, con possibili blackout radio nelle regioni polari, disturbi nella navigazione GPS e potenziali danni temporanei alle reti elettriche;
- G4 – Effetti gravi, possono causare blackout radio estesi, disturbi nella navigazione GPS e danni alle reti elettriche che portano a blackout su larga scala;
- G5 – Effetti eccezionalmente gravi, con potenziale per danneggiare satelliti, disturbare le comunicazioni a livello globale, interrompere la navigazione GPS e provocare blackout generalizzati e prolungati nelle reti elettriche.