L’Unione Europea segue con “molta attenzione” la diffusione del virus dell’influenza aviaria H5N1 nei mammiferi negli USA, dove si sono verificati contagi nei bovini da allevamento in 9 Stati, con 3 casi di infezione nell’uomo riportati finora (nessuna trasmissione della malattia da uomo a uomo). “Non penso che sia il mio ruolo dare una valutazione del lavoro svolto dai colleghi in un’altra parte del mondo, ciò che è importante per noi è che insieme agli Stati membri monitoriamo e seguiamo molto da vicino la situazione,” ha affermato il portavoce della Commissione Europea per la Salute Stefan de Keersmaecker. Anche l’ECDC e l’EFSA “seguono da vicino la situazione. Vorrei anche sottolineare che secondo l’ultima valutazione del Centro europeo per il controllo della prevenzione delle malattie, il rischio per la salute umana è basso per il grande pubblico e da basso a moderato per le persone che entrano in contatto con uccelli o mammiferi infetti. Ma ovviamente continuiamo a seguire questo aspetto“.
Gli Stati membri e la Commissione “sono in contatto tra loro, ad esempio attraverso il comitato per la sicurezza sanitaria. Sono state adottate misure adottate per garantire che siano disponibili vaccini per affrontare la malattia negli uccelli, ma anche per affrontare le malattie che potrebbero derivare dall’infezione negli esseri umani. E’ in corso un grande lavoro: stiamo monitorando, stiamo seguendo e sostenendo questa questione insieme agli Stati membri“.