Sul sito dell’INGV Osservatorio Vesuviano è stato pubblicato il bollettino settimanale di sorveglianza vulcanica dei Campi Flegrei (20-26 maggio 2024). È forse uno dei bollettini settimanali più attesi, poiché arriva dopo la forte scossa di magnitudo 4.4 di lunedì 20 maggio. Le notizie sono buone per quanto riguarda il sollevamento del suolo, che rimane invariato.
“Nella settimana dal 20 al 26 maggio 2024, nell’area dei Campi Flegrei, sono stati localizzati 274 terremoti con magnitudo Md≥0.0 (Mdmax=4.4±0.3)”, si legge nel bollettino, che evidenzia come “nell’ultima settimana non si registrano variazioni significative nei parametri delle deformazioni del suolo”. “Non si segnalano variazioni significative dei parametri geochimici monitorati nel periodo di riferimento rispetto ai trend di aumento dei flussi e di riscaldamento del sistema idrotermale già noti. Il sensore di temperatura installato in una emissione fumarolica a 5 metri dalla fumarola principale di Pisciarelli ha mostrato un valore medio di ~95°C”, viene riportato.
“Sulla base dell’attuale quadro dell’attività vulcanica sopra delineato, non si evidenziano elementi tali da suggerire significative evoluzioni a breve termine”, evidenziano gli esperti nel bollettino.
Terremoti
In particolare, nel bollettino settimanale viene evidenziato come “212 terremoti” dei 274 registrati nella settimana di riferimento “sono avvenuti nel corso di 3 sciami sismici: il primo, dalle 01:56 UTC del 20/05/2024 costituito da 17 terremoti con 0.0≤Md≤2.4 (±0.3), avvenuti nell’area Pozzuoli-Solfatara; il secondo, dalle 17:51 UTC del 20/05/2024 costituito da 169 terremoti con 0.0≤Md≤4.4 (±0.3), avvenuti nell’area di Pozzuoli-Solfatara; il terzo, dalle 00:58 UTC del 25/05/2024 costituito da 26 terremoti con 0.0≤Md≤2.7 (±0.3), avvenuti nell’area della Solfatara”.
Deformazioni del suolo
Per quanto riguarda le deformazioni del suolo, il bollettino indica che alcune aree dei Campi Flegrei hanno subito addirittura un abbassamento nella settimana dal 20 al 26 maggio, anche se tali dati dovranno essere confermati. “Dalla metà di aprile, il valore medio della velocità di sollevamento, nell’area di massima deformazione, è di circa 20±3 mm/mese alla stazione GNSS di Rione Terra (RITE). Nell’ultima settimana nelle serie temporali delle soluzioni GNSS ottenute con il software scientifico GNSS Bernese, da sempre utilizzate come prodotto riportato nei bollettini settimanali e mensili, si è registrata una variabilità del segnale deformativo che mostra ad alcune stazioni GNSS nell’area centrale un abbassamento di circa 1 cm subito dopo lo sciame del 20-21/05, per poi ritornare stabilmente ai valori registrati precedentemente. Le serie temporali delle variazioni in quota dal 01/01/2024 della stazione GNSS di RITE ottenute con software e modalità di processamento dati differenti non confermano l’abbassamento registrato nei due giorni successivi agli eventi del 20-21/05, ma concordano nell’indicare che nell’ultima settimana non sono state registrate variazioni significative. Ulteriori analisi e misure sono in corso”, viene specificato.
“Il sollevamento registrato alla stazione GNSS di RITE è di circa 25.5 cm da gennaio 2023, di cui circa 7.5 cm nel 2024”.
Geochimica
“Nel periodo di riferimento i dati monitorati della rete geochimica non hanno mostrato variazioni significative dei parametri acquisiti, pur confermando i trend di riscaldamento e pressurizzazione del sistema idrotermale ed aumento del flusso di fluidi emessi”, informa il bollettino.
“Nell’area di Pisciarelli (versante esterno nord-orientale della Solfatara), che negli ultimi anni ha mostrato le maggiori variazioni nel processo di degassamento, i valori del flusso di CO2 dal suolo registrati in continuo dalla stazione FLXOV8 evidenziano il perdurare dei trend pluriennali già identificati. Nell’ultima settimana, i flussi di CO2 dal suolo misurati non hanno mostrato variazioni significative rispetto ai periodi precedenti”, conclude il bollettino.